1. 29. LA SEGRETARIA


    Data: 20/07/2019, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: tigrotta, Fonte: RaccontiMilu

    Fino ad allora ero stata una donna scialba, goffa, insicura e senza personalità. Avevo una famiglia medio borghese alle spalle, una madre apprensiva, un padre a volte assente e una sorella che pareva aver ereditato tutte le doti e le capacità che a me mancavano. All�età di ventisette anni vivevo ancora con i miei, svolgevo lavori saltuari e poco remunerativi ed ero ancora vergine.Questa era la mia vita, sicuramente squallida ed insoddisfacente agli occhi dei più. Questa era stata la mia vita, fino a quel momento.Quel giorno avevo partecipato al matrimonio di mia sorella Susy con un audace imprenditore e tutti la consideravano un�unione perfetta; ovviamente gli occhi dei presenti erano per lei, tanto incantevole, fasciata nel suo frusciante abito di seta avorio e raggiante come non mai. Io assistevo dal mio solito angolino, nessuno badava a me, ero il brutto anatroccolo. La mia non era invidia, adoravo mia sorella e non avrei mai potuto esserne invidiosa; la mia era piuttosto rassegnazione ed accettazione della condizione presente. Non avevo pretese, ero certa di non essere nel diritto di averne, ed ero sicura che mai nessuno avrebbe potuto trovarmi interessante. Così facevo da spettatrice alla mia vita ed alla vita di chi mi viveva intorno.Quella sera, a festeggiamenti conclusi, avevo compiuto un gesto per me abituale, quando la frustrazione superava la soglia di tolleranza, quando mi guardavo impotente da fuori e pensavo che tutto quello che mi accadeva intorno fosse ...
    ... unicamente colpa mia, quando la sconfitta della mia esistenza mi schiacciava con la forza di un macigno. Quella sera mi ero tagliata, mi ero ferita con un piccolo temperino che avevo nascosto accuratamente perché mia madre non lo trovasse. Ero autolesionista, sì, lo ero ormai dall�età di tredici anni. I miei disagi e le mie sconfitte erano ferite che mi intaccavano il corpo e l�anima. Era il mio modo di affrontare la realtà, o forse il miglior sistema che conoscevo per sfuggirle.Dopo il mio gesto catartico, ero scesa in cucina come nulla fosse, per bere una tazza di latte caldo. Sul tavolo avevo trovato un giornale di annunci. Distrattamente gli avevo dato una rapida occhiata, ma subito la mia attenzione era stata colpita dall�inserzione di un avvocato, in cui si richiedeva la collaborazione di una segretaria che sapesse dattilografare e rispondere al telefono. Forse quello poteva essere il lavoro che faceva per me, qualche mese prima avevo vinto un premio ad un concorso di dattilografia.Il giorno seguente mi ero recata all�indirizzo indicato nell�inserzione e sul vialetto compariva una curiosa insegna luminosa in cui si segnalava la richiesta di una segretaria. Avevo bussato timidamente e, non ricevendo alcuna risposta, ero cautamente entrata. All�interno non c�era nessuno. In fondo al corridoio buio c�era una porta socchiusa. Mi ero avvicinata ed avevo nuovamente bussato. Una voce tonante dall�altra parte mi aveva invitata ad entrare. Con l�insicurezza di sempre mi ero accostata ...
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