Il passato mi condiziona 2°
Data: 21/07/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: miriana
Trasgressione ed erotismo, sono semplicemente termini ordinari con i quali si camuffano tutte le deviazioni nel campo sessuale …, alle quali, anche chi le subisce, intimamente, è consenziente, altrimenti , diverrebbe l’ennesima super eroina. Nel mio caso poi, anche se non l’ho detto, avevo subodorato quello che poi si è verificato, ma ho lasciato che il sogno ricorrente nei vari momenti di auto stimolazione nella mia cameretta, divenisse realtà, speranzosa che lo stupro fosse doloroso nei limiti sopportabili. Tali speranze, si sono anche protratte nel prosièguo della serata trascorsa sul barcone privato dell’ amico di Tullio, una specie di grande traghetto ormeggiato in un’ansa del fiume Po: esternamente, in disarmo, mentre all’interno, una lussuosa reggia dorata, molto ben illuminata e piena di ospiti, uomini e donne di tutte le età, molti dei quali, erano impegnati a gozzovigliare e a strusciarsi una con l’altro senza un minimo ritegno. Il rumoroso chiacchierare, s’interruppe appena io e Tullio varcammo il portellone d’entrata, poi chiuso alle nostre spalle con la tipica ruota girevole che rende stagne le pance delle navi. Solo la musica continuò in sottofondo, seguita da due ballerini fantastici, allacciati molto sensualmente in una Bachata fantastica, davvero eccitante. “ Sai ballare, Miriana? ” mi chiese Tullio trascinandomi letteralmente verso il centro del salone. “ Si, certo, ma con quello che ho sotto, fra le gambe, non posso dimenarmi com’è lecito fare con questo ...
... ritmo …! ” risposi, irritata da quell’inutile impedimento, il quale, dopo la folgorante eccitazione del primo momento, era diventato molto fastidioso, come lo stesso butt plug che lui aveva spento non appena eravamo scesi dalla sua auto, proprio davanti al ponticello che univa il barcone alla terra ferma. Improvvisamente, lasciandomi quasi di sasso, si chinò carponi di fronte a me, mi sollevò il vestito fino sulle anche, tirò fuori la chiave dal taschino e tolse la cintura, che poi posò su di un tavolo tutto apparecchiato di dolci e leccornie varie. Dopo, mi fece voltare e piegare in avanti e, con un movimento abile, mi estrasse il benefattore anale e lo ripose in tasca, con la più sfacciata naturalezza del mondo. “ Che bel culo, ha sta ragazza …! “ farfugliò, un signore piuttosto anziano, la controfigura di un mio professore di matematica, quando ancora andavo a scuola. Ed al quale aveva fatto eco una vecchia signora, forse la moglie …: “ Di’ la verità, Renzo: “ ti piacerebbe fartela, vero? ” “ Di sicuro, ovviamente! Ma non penso che a lei vada di farsi scopare da me …! ” affermò lui, visibilmente dispiaciuto. Se solo avesse saputo che io, quando sono eccitata, non guardo certo l’età, probabilmente, non me lo sarei più tolto di torno. “ E chi te dise che a sta bela Tosa non ghe piase el salmon afumicà, veciò? ” continuò, un ragazzo, più o meno della mia età. “ L’esperienza, bambino. L’esperienza! ” continuò il vecchio sollevando le spalle in segno di rassegnazione. “ Beh’, ...