Il passato mi condiziona 2°
Data: 21/07/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: miriana
... allora pagala …! ” intervenne un altro, più o meno dell’età di Renzo, ridendo come un ebete. “ La mia donna non si paga ...! ” esclamo Tullio, deciso, mentre mi attraeva a se per iniziare a ballare. Tutte le attenzioni dei presenti si erano concentrate su di noi, e alcuni, quando una gamba s’innestava fra quelle di Tullio, ed il sedere ondeggiava seguendo il ritmo, applaudivano o fischiavano come fossero dei mandriani. Lì per lì, non avevo fatto attenzione all’ improvvida affermazione del mio ballerino. Riemerse nella mia mente quando il padrone della barca propose a Tullio di metterlo in lista. “ Di quale lista parla? ” gli chiesi per conferma, pur se avevo capito benissimo di cosa si trattava. “ Nulla di ciò che tu non ti senti di fare, tesoro. E’ soltanto un gioco, un semplicissimo gioco che facciamo per divertirci, al quale sono sottoposte le donne che, per la prima volta, entrano nel club, che noi soci chiamiamo il Veliero dell’amore” mi spiegò Tullio, sottovoce. In quel momento è scattata quella mia bramosia, che un lettore individua come caratteristica, - la quale mi predispone impulsivamente, alla cieca, ad esperienze nuove, ben consapevole che dopo potrei pentirmene, ma che comunque non frena la mia ingordigia sessuale. Debolezza, la mia, che Tullio, particolarmente perspicace, ed indubbiamente colto nelle tecniche della perversione, aveva intuito e colto al volo per mettermi subito alla prova. Già con il ballo aveva iniziato ad eccitare i presenti facendomi fare ...
... delle evoluzioni bizzarre, che mettevano in mostra la mia coscia destra, non più protetta dalla stoffa, visto che lo spacco si era scucito arrivando quasi fino alla vita. Ma soprattutto nello strusciare il suo ventre contro il mio esaltando al parossismo la sensualità che quel tipo di ballo comunica.“ Nudi … nudi … nudi …!” esclamarono improvvisamente, in coro, gli uomini, ed anche qualche donna, specialmente le più datate. Se avessi avuto qualche dubbio circa la volontà di Tullio di accontentare i tifosi, lui me lo tolse subito. Rapido, mi sollevo l’abito fino a sfilarmelo dalla testa lasciandomi nature non avendo indossato l’intimo, oltre la sua cintura di castità, tolta poco prima. “ Ora, spogliami tu … ” mi suggerì, atteggiandosi come se fosse stato un manichino da negozio. Anche se all’inizio mi ero sentita un briciolo impacciata da quell’orda di lupi famelici che ancora non conoscevo, avevo cominciato a slacciargli i bottoni della camicia, con lentezza esasperante, lanciandola poi verso un gruppetto di donne, le quali si avventarono su di essa togliendosela una dalle mani dell’altra. Prima di slacciargli la cintura, mi soffermai a palpargli lentamente la patta dei pantaloni e tutto il bene nerboruto che ne risaltava al di sotto. Superai le aspettative dei guardoni poi quando allentata bene la cintura dei pantaloni, infilai una mano nell’interno, fra stoffa e pelle, alla ricerca dello scettro, che di sicuro era ambito soprattutto dalle signore, segandolo lentamente, mentre ...