1. Valentina e la polstrada


    Data: 21/07/2019, Categorie: Etero Autore: PadroneMaldestro

    ... è veramente gentile e squisito. Sarei onorata di trascorrere del tempo in sua compagnia, fosse solo per aggiornarla sul nostro lavoro, ma come lei certamente sa, ho le gemelline a casa e devo dare il cambio alla baby sitter.....Altrimenti, glielo giuro, non avrei esitato.... E sa, sig. Ambrogio, sto crollando dalla stanchezza..."
    
    Il mobiliere, esperto e navigato conquistatore, mosse un passo deciso verso di lei e la cinse in vita con il braccio destro.
    
    Non era un uomo alto, per cui, quando la strinse a se, il suo cazzo, oramai duro, si posò prepotentemente sul ventre di Valentina, che non potè fare a meno di percepire la robusta erezione.
    
    "Non mi crolli, cara Valentina. la sorreggo piuttosto io" le disse, fingendo di non accorgersi che lei, nel frattempo, era arrossita violentemente.
    
    "La supplico, sig. Ambrogio. Mi lasci andare!"
    
    E lui, lasciandole la vita, avendo cura di liberarla dalla stretta passandole arditamente una mano sul seno, le si rivolse con il più confidenziale tu: "cara, ti capisco e ti lascio andare, a patto che domattina tu prenoti la baby sitter per almeno altre due ore e che accetti questo mio piccolo dono che nel corso della serata prossima ti aiuterá a tenerti sveglia."
    
    L'uomo estrasse da un taschino interno della propria giacca una bustina di cellophane trasparente contenente una polverina cristallina bianca e gliela porse, mentre con le labbra cercò le labbra di Valentina posandovi un lieve e sensualissimo bacio.
    
    Di corsa, ...
    ... Valentina raggiunse la sua auto, stringendo spasmodicamente tra le dita quella bustina. Come si sentiva accaldata,agitata, scossa!
    
    "Non solo ho accettato (che sia la benvenuta, però) la bustina di coca! Ho lasciato che mi facesse sentire il cazzo e mi sono follemente bagnata, Ma perché - cazzo - mi sono bagnata al solo sentirlo? Mi sono fatta persino baciare! Che troietta che sono!"
    
    Salita in auto, Valentina viaggiava distratta nel traffico intenso pensando a quanto era accaduto.
    
    Aveva raggiunto ed imboccato ormai la Milano Meda, trafficatissima nonostante fosse la una di notte quando, per evitare un imbecille che a Cusano si era immesso senza curarsi della coda, aveva violentemente tamponato l'auto che la precedeva.
    
    Sembrava si trattasse solo di danni al veicolo tamponato, ma la conducente, una pazza isterica, aveva dato in escandescenze e lamentava un terribile dolore al collo, circostanza che rendeva necessario l'intervento del 118 e, inevitabilmente, l'arrivo di una pattuglia della Stradale.
    
    Lampeggiatore acceso, motore rombante, frenata brusca.... Così si presentò, quella notte, la pattuglia della Polizia Stradale di Seregno agli occhi della spaventata Valentina, la quale, sinceramente temeva di avere provocato un danno fisico alla guidatrice della seconda auto coinvolta nell'incidente. Quella, nel frattempo, aveva iniziato ad angariare gli operatori del 118.
    
    Valentina quasi non si avvide dell'agente Polstrada che le si era avvicinato e le aveva chiesto lumi ...