Valentina e la polstrada
Data: 21/07/2019,
Categorie:
Etero
Autore: PadroneMaldestro
... prendilo. Hai una penna? Nella borsetta Ahh, è dietro, la prendo io e te la passo..."
"No, no, grazie agente. Faccio da me".....
Sempre più agitata e nervosa, Valentina si sporse verso il divanetto posteriore, finendo per sfiorare la spalla del poliziotto con il suo seno. Afferrò la borsetta e, nella concitazione di cercarvi la penna all'interno, fece scivolare accidentalmente la bustina di cocaina proprio ai piedi dell'agente!!
Lo sguardo dell'uomo vagò ripetutamente dalla bustina di coca finita sul tappetino tra i suoi stivali ed il volto di Valentina, diventato terreo, visibilmente terrorizzata, incapace di proferire parola.
Anche l'agente non profferì parola. Prese il modulo di constatazione amichevole, la penna ed i documenti dell'auto e con professionalità compilò rapidamente la parte attinente a Valentins, alla quale si rivolse con tono brusco ed autoritario:
"Stupida, firma qua. Bene. Adesso io scendo un attimo tu non ti muovere! Hai capitoooo!"
"Si, si, sig. Agente, come vuole lei. Non mi muovo."
L'agente scese dall'auto di Valentina e raggiunse il collega per un breve conciliabolo. Gli lasciò anche il modulo perché aiutasse l'altra conducente a completarlo integralmente e tornò da Valentina.
Spegni le luci dell'abitacolo, ordinò, dopo essersi accertato di avere nuovamente tra le sue scarpe lucide la bustina di coca..... Infatti, Valentins, terrorizzata, non aveva assolutamente osato toccarla.
"Ora, stupida ed incapace puttana, piegati e ...
... arriva con la bocca a prendere la bustina che hai fatto cadere!"
"Ma Agente! La prego, cosa vuole che faccia? No, la prego, mi aiuti agente!"
"Ti sto aiutando, troia drogata del cazzo! Altrimenti ti avrei già ammanettata. Prendi quella cazzo di bustina... No, anzi. Tu meriti una punizione: vai con la testa lì sotto ed inizia a baciarmi la punta delle scarpe.... E continua finché non ti dico di prendere la bustina tra le labbra"
Valentina, ancora più spaventata e terrorizzata dalla prospettiva di essere arrestata, si sporse per raggiungere le scarpe ma alla fine, si trovò costretta a mettersi in ginocchio sul proprio sedile ed infilarsi con la testa tra le gambe del poliziotto fino a raggiungere le scarpe. A quel punto, fu agevole per l'agente metterle una mano sul culo e poi frugare tra le cosce, fino a scoprire che lei non indossava le mutandine!
In un attimo, le sue dita iniziarono a frugare dentro di lei con tale foga e velocità che Valentina, stordita dai ripetuti shock e spaventi della serata, cedette arrendevolmente alla lussuria di quelle carezze e si abbandonò completamente, la fica sempre più bagnata. Il buchetto posteriore lubrificato con i suoi stessi umori si ritrovò presto penetrato dal pollice dell'agente, mentre altre tre dita le martoriavano la fica.
I gemiti di Valentina si intensificarono e finirono per sfociare in un orgasmo travolgente.
"Adesso, puttana. Slacciami i pantaloni e fammi godere. Con questo avrai pagato la tua pena per questa ...