Valentina e la polstrada
Data: 21/07/2019,
Categorie:
Etero
Autore: PadroneMaldestro
... sulla dinamica dell'incidente....
Lei indossava un piumino e, in parte per il freddo della notte, in parte per lo shock emotivo, se lo stringeva addosso tremante.
Il poliziotto, incurante del suo momento di debolezza, le chiese i documenti e la invitò a scendere dal veicolo.
Valentina apri la borsetta e prese la sua patente, circostanza in cui, con orrore, rivide in bella vista, sul fondo della borsetta, la bustina di cocaina ricevuta in dono dal sig. Ambrogio.
Ciò non fece che aumentare il suo disagio ed il tremore si fece evidente, tanto che il tutore dell'ordine, con atteggiamento sospettoso, le chiese se avesse fatto uso di alcool, quella sera.
Lei negò con così scarsa convinzione che il poliziotto la invitò a fare quattro passi con lui, con l'evidente scopo di accertare se si reggeva bene sulle gambe.
Non aveva, tuttavia, tenuto conto dei tacchi altissimi indossati dalla bella Valentina ed il test empirico si risolse più che altro in una sfilata sculettante di lei.
"Sig. Agente, la prego. Ho a casa due gemelline che mi aspettano! Sto tornando dal lavoro in anticipo proprio per correre da loro e liberare la baby sitter. Le assicuro, avrò bevuto un prosecco in tutta la serata e l'accaduto è stato causato da un delinquente che per immettersi nella colonna mi ha costretto a spostarmi e, casualmente, tamponare l'auto che mi precedeva.""
"Va bene, signora" - rispose l'agente con tono distaccato ed indifferente - "se lei è così poco responsabile ed ...
... avventata da causare un incidente invece di raggiungere casa con estrema attenzione, la responsabilità non è nostra. Chiamo la Centrale operativa e suggerisco di sottoporla all'alcol test, così - appena arriva il furgone attrezzato con l'apparecchiatura a bordo - lei si sottopone all'esame e se risulterà negativo sia all'alcol che ad altre sostanze, la lasceremo libera di andare, dopo lo scambio di generalità con l'investita che, a quanto pare, non ha subito danni particolari."
""Oddio, sig. Agente, quanto tempo ci vorrà perché io faccia l'esame? La prego, signore, non posso tardare tanto! La prego."
L'agente la osservò, gli occhi verdi, profondi, quello sguardo intenso e quella bocca ben disegnata.... Il gesto di stringersi al corpo il piumino la faceva apparire ancora più indifesa e la sua voce supplichevole, scatenarono nel poliziotto un potente bisogno di sopraffazione verso quella donna bella ed indifesa.
Le si rivolse con durezza, passando al più confidenziale tu: "Senti tu, se hai tutta questa fretta, possiamo fare a modo mio, sempre che ti mostri collaborativa!"
"Si, signor agente, certo! Mi dica cosa devo fare ed io collaborerò con tutta me stessa."
"Dai, sali nella tua auto che ti aiuto a compilare il modulo di constatazione amichevole....." E mentre Valentina si accomodava al posto di guida e lui accanto, si godette lo spettacolo del vestitino nero che si sollevava scoprendo le cosce di lei, tornite e slanciate.
"Dove tieni i moduli, bella? Su ...