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Ragazzo di borgata (parte iv)
Data: 21/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: FSeed
Ricordo quell’estate come una delle migliori della mia vita. Finalmente ero libero di poter vivere la mia omosessualità senza nessun problema con i miei amici, la mia famiglia e anche con tutti quelli che mi conoscevano. Il merito in parte fu anche di Francesco che oramai mi proteggeva da qualsiasi sfottò o prese in giro da parte dei ragazzi del quartiere, compresi i bulletti più piccoli di me. Io oramai ero completamente innamorato di e lui lo ringraziavo della sua protezione con belle scopate, sempre rigorosamente all’oscuro di tutti. Avrei tanto voluto sapere se i miei sentimenti erano ricambiati, ma avevo il terrore che fosse tutta una mia fantasia, che lui mi usasse solo per scopare, e se fosse stato davvero così non lo avrei sopportato. Nel mese di settembre accaddero due eventi che stravolsero completamente la mia vita. Il primo fu una rissa in cui era coinvolto Francesco che finì col l’accoltellamento di un minorenne, che finì in ospedale in fin di vita. Anche se nessuno era stato bene identificato, e Francesco conosceva solo uno dei ragazzi coinvolti, decise di lasciare la città e andare al nord da alcuni parenti fino a quando le acque non si fossero calmate. Non solo la sua assenza mi sembrava la cosa più terribile del mondo, ma anche il fatto che non mi disse nulla e che lo dovetti sapere da Mirco mi fecero arrivare alla conclusione che l’idea che mi ero fatto era giusta: ero solo qualcuno con cui svuotarsi. Dopo alcuni giorni in cui caddi in una tristezza che ...
... preoccupò sia mia zia che Mirco, decisi che non potevo stare male per uno stronzo che mi aveva solo usato. Ero passato dall’innamoramento all’odio nel giro di neanche una settimana. Fu così che inizia a frequentare ragazzi e uomini conosciuti tramite un’applicazione per cellulare. All’inizio ero un pò preoccupato dal tipo di persone che potevo ritrovarmi davanti (uno dei primi uomini che incontrai era vecchio il doppio degli anni che mi aveva detto e oltretutto aveva delle foto non sue per presentarsi agli altri) ma con il passare del tempo inizia a capire un pò il “gioco”. Proprio un venerdì sera che rientravo da un appuntamento con un ragazzo successe il fattaccio. Mi stavo incamminando verso le scale dei box auto quando vidi venirmi incontro un uomo sulla quarantina, alto grosso e con la barba. “Te sei il cugino de Mirco?” mi chiese sbarrandomi il passaggio. “Si perchè?” chiesi io un pò intimorito. “Gli puoi riferì un messaggio?” non feci in tempo a rispondere che mi diede un ceffone così forte da spaccarmi un labbro. Mi tirò per un braccio e mi condusse in un angolo buio dove iniziò a riempirmi di pugni nella pancia, fino a quando non caddi in ginocchio e vomitai quel che rimaneva nel mio stomaco della cena. Mi afferrò per i capelli e mi costrinse ad alzare la testa. “Di a quella merda di tuo cugino che se non me ridà tutti i soldi so cazzi sua! Hai capito?” io non riuscivo a spiccicare una parola dalla paura “Frocio di merda hai capito si o no?” “Si...si ho ...