1. Ragazzo di borgata (parte iv)


    Data: 21/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: FSeed

    ... vado a parlà con quel tizio di ieri” io mi feci serio e lo guardai “Tranquillo gli voglio solo spiegà che me serve tempo per i soldi. Te però non usci da casa finchè non torno”. Quando fu uscito ripresi il telefono, giusto per fare qualcosa, e lessi i messaggi accumulati. Mi aveva scritto un cinquantenne che cercava ragazzi giovani con cui scopare, il viso poco avvenente e in fisico troppo massiccio mi spinsero a scrivere un “non sono interessato” che fu seguito dal suo “se vuoi posso pagarti”. In quel momento mi venne l’idea, e subito scrissi “sono cento euro”, pensai che mi mandasse a quel paese e invece scrisse “Ok”. Ci mettemmo d’accordo per vederci a casa sua che distava pochi chilometri da me, e quando Mirco rientrò assicurandomi che aveva avuto una settimana in più per pagare pensai che fosse un segno del destino. Potevo accumulare un pò di soldi facendomi pagare da uomini più grandi. Non era la prima volta che mi veniva chiesto ma avevo sempre rifiutato, ma adesso si trattava di aiutare Mirco e la famiglia. Quando uscii a lui non dissi nulla, di sicuro me lo avrebbe impedito, così inventai una balla su andare da una mia amica. Quando arrivai nel posto indicato mi ritrovai un bel condominio in quartiere residenziale. Alla porta mi aprì un ometto basso e calvo con gli occhiali, mi fece accomodare e mi offrì da bere, ma quando rifiutai mi spiegò cosa voleva da me.
    
    “Voglio che ti spogli e ti fai una doccia, io verrò ad asciugarti e poi andiamo in camera da letto. Non ...
    ... voglio scoparti o cose del genere, voglio solo leccarti e farti un pompino” io accettai e andai in bagno. Aveva preparato già tutto l’occorrente per la doccia, e una volta lavato lo chiamai e venne da me. Mi avvolse in un telo da bagno e cominciò ad asciugarmi “Sei bellissimo. Un efebo, con questa pelle morbida e le forme delicate” si inginocchiò e iniziò a baciarmi la pancia mentre una mano mi toccava il cazzo e lo scappellava. Odorò la cappella e gli diede piccoli baci. Una parte di me apprezzava quelle attenzioni, ma come abbassavo lo sguardo e vedevo lui tutta la libido svaniva. Mi condusse in camera da letto, mi stesi sul letto matrimoniale e lui iniziò a leccarmi e baciarmi sul petto, sotto le ascelle, scese verso le gambe e mi leccò i piedi. Io tenevo gli occhi chiusi e pensavo a Francesco, al suo corpo perfetto, al suo cazzo e alle nostre scopate, e grazie a quei pensieri il cazzo mi divenne duro. Sentii le mani dell’uomo sul mio sesso e subito dopo la sua bocca che lo avvolgeva tutto. Si impegnò a succhiarlo e baciarlo per non so quanto tempo, ma io non riuscivo a sborrare, fu così che tolsi la sua bocca e comincia a segarmi furiosamente. “Ah sto per venire...sborro” appena sentì queste parole l’uomo fece sparire la cappella nella sua bocca e io gli riversai dentro tutta la mia sborra. Succhiava e leccava come se volesse staccarmi il cazzo, procurandomi spasmi e scariche di godimento. Quando finì tornai in doccia per rinfrescarmi e tornato in camera trovai i soldi già ...
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