Ho tanta voglia
Data: 21/07/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Bollentispiriti
... fiato sul collo come una belva affamata, mentre il petto e il ventre mi schiacciano, premendo sul dorso. Ma non è solo il tuo ventre a penetrarmi! È tutto il tuo essere, concentrato in quei venti o venticinque centimetri che divorano lo spazio, togliendomi l'aria e calandosi dall'unica bocca rivolta sotto il tuo bisturi. Dolore improvviso, di un attimo. Termina non appena il glande supera l'ingresso, come il tappo infilato a forza sulla bottiglia di champagne. Ora la testa turgida si incunea, facendosi spazio, spinto da quel tubo enorme che pompa senza sosta. Piacevole, diventa, anche quando mi dà un senso di pienezza. Mi piace! Mi distendo per agevolare la penetrazione. Cerco di aderire, con la mia parte anatomica più esposta, i morbidi glutei, ai ripetuti attacchi di quel mostro che mi rovista le interiora, che mi scava nel ventre. Trapano stupendo! Gioia e dolore sono un tutt'uno. Non c'è l'uno senza l'altro. Sono io a non arrestarmi, a pretendere di più, finché non arriviamo entrambi, senza fiato, senza forze, sul ciglio del burrone. E precipitiamo entrambi, uno nelle braccia dell'altro, bagnati dai nostri umori che si riversano fuori come lava incandescente dalle viscere... della terra. Coperti di lapilli incandescenti, trasformati in calchi pompeiani, restiamo immobili nel nostro spento ardore. Così ti ricordo, mia Gioia, mio Dolore! Compromesso "Come si sta bene, oggi!" Mi stiracchio sul lettino da sole; mi crogiolo felice. Una leggera brezza rinfresca l'aria quel ...
... tanto che basta per impedire di accaldarmi troppo sotto i raggi del sole mattutino di estate. Non mi va di pensare a nulla. Ma proprio quella mia indisponibilità, piano piano sarà scalzata e mi allontanerà dall'iniziale sano godimento di una giornata al mare. Stilla dopo stilla si condensano i ricordi e con essi scivolano le praline dei sentimenti. È quell'insistente irraggiamento sul corpo a destare i sensi, finora assopiti. Sul terrazzo della casa isolata, in riva al mare,ricoperta agli occhi dei curiosi dalla lussureggiante chioma di fluenti buganville, che sfoggiano la migliore livrea nelle infinite gradazioni di rosa e di viola, mi sento perfettamente indifferente allo scorrere del tempo. E di là nascono i primi desideri, i diavoletti nascosti che, a tratti,balzano fuori, quando meno te lo aspetti, punzecchiandoti ferocemente. Non sopporto più la striscia di asciugamano che mi copre l'inguine. Due dita fanno saltare i lembi che lo frenano sulle anche. Finalmente libero! Libero da che? Libero dalle convenzioni e prescrizioni proibizionistiche che corrompono lo spirito e imprigionano la mente. È tutto questo il significato, il nocciolo duro di un esiguo fazzoletto di stoffa? Il contenuto è ben altro. È materia, è realtà del proprio corpo, della propria maturità, del proprio spirito. E che significano queste parole messe in fila in modo da confondere tutto? Le parole sono un vestito per la mente, quindi è bene liberarsene e lasciare la propria anima nuda. Allora corpo e anima ...