1. Allarga le gambe. dai, bene il culo in fuori.


    Data: 24/10/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    Federico: - e questo come lo metto?
    
    Nevio: - quella specie di coppetta la devi mettere sopra il cazzo e le palle… la striscia la allarghi dietro e la tiri su. Quel triangolino lo porti davanti e lo metti sopra i capezzoli e poi lo allacci dietro al collo.
    
    Federico: - così?
    
    Esegue con qualche difficoltà perché quello strano indumento non è facile da indossare.
    
    Nevio: - si, ma allargalo meglio.
    
    Federico: - va bene?
    
    Glielo sistema tirando qualche striscia e centrando meglio il triangolino che contorna i capezzoli e quindi gli gira attorno per vedere il risultato.
    
    Nevio: - si, va bene.
    
    Federico: - e se mi tira?
    
    Nevio: - scappa fuori. Sei pronto per giocare?
    
    Federico: - si!
    
    Nevio: - bene, allora cominciamo, ma oggi non restiamo in casa, ti porto fuori. Voglio vederti girare così in mezzo a dei vecchi porci.
    
    Federico: - fuori?
    
    Nevio: - si.
    
    Federico: - ma dove?
    
    Nevio: - al cinema
    
    Federico: Federico: - quello dell'altra volta?
    
    Nevio: - si.
    
    Alla sola idea è già felice. Gli era piaciuto tantissimo la prima volta che ci erano andati. Non c'era tanta gente ma si era proprio sentito un oggetto che gli altri usavano e questo lo aveva eccitato tantissimo. Per tutto il tempo che il suo signore, era così che doveva chiamare Nevio, lo “aveva dato in uso” aveva obbedito cercando di mascherare quanto stesse godendo, anche se dall'erezione che non accennava mai a… scendere era facile immaginarlo.
    
    Nevio: - infilati questa ...
    ... tuta.
    
    Federico: - mi toccheranno anche questa volta?
    
    Nevio: - di più, stavolta li lasciamo fare di più. Non vuoi mica rifare la stessa cosa?
    
    Gli sarebbe andato benissimo, ma non rispose. Solo al pensiero di quelle mani su di lui che toccavano dappertutto e si insinuavano ovunque se lo sentiva crescere. Infilò la tuta.
    
    Federico: - le scarpe?
    
    Nevio: - le tue.
    
    Erano pronti.
    
    Era un tranquillo tardo pomeriggio infrasettimanale di tarda primavera. C'era ancora il sole basso all'orizzonte. Parcheggiarono vicino alla sala e pochi minuti dopo erano dentro. Restarono in piedi sul fondo per abituare la vista. Proiettavano uno dei tanti film porno. Nella sala, sparpagliate, c'erano una ventina di persone, forse qualcuna meno.
    
    Nevio: - spogliati.
    
    Federico: - qui, adesso?
    
    Nevio: - muoviti e non rispondere agli ordini, obbedisci.
    
    Che bello, quando faceva così lo adorava. Gli piaceva veramente sentirlo comandare e imporgli ciò che doveva eseguire senza fiatare. Si aprì la giacchina e la tolse
    
    Federico: - dove la metto?
    
    Nevio: - dalla a me.
    
    Piegandosi si calò i pantaloni, li sfilò dai piedi e li passò a Nevio. Era praticamente nudo, coperto solo da quel microscopico completino di latex rosso. Cominciava già ad eccitarsi. Fece scorrere lo sguardo sull'intera sala per vedere se ci fosse qualcun altro come lui, ma non ne scorse. Faceva anche un po' freddo e questo aumentava il suo stato di piacere.
    
    Nevio: - seguimi.
    
    Raggiunsero la metà della sala, probabilmente ...
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