1. Allarga le gambe. dai, bene il culo in fuori.


    Data: 24/10/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    ... non sono cazzi tuoi.
    
    Dio che estasi. Non solo gli comandava di fare quello che voleva del suo culo ma lo sgridava e gli imponeva di obbedire a qualcosa che nemmeno aveva immaginato potesse accadere. Era completamente perso per quello che gli stava accadendo e si vedeva benissimo con quel cazzo che sparava dritto verso l'alto.
    
    Nevio: - togliti il latex.
    
    Lo fece immediatamente lasciando cadere per terra quelle succinte strisce di plastica.
    
    Nevio: - girati. Metti le mani sul lavandino. Cazzo, muoviti.
    
    E sottolineò la richiesta con un forte e sonoro schiaffone che lo raggiunse su un gluteo.
    
    Nevio: - Allarga le gambe. Dai, bene il culo in fuori. Più larghe. Cazzo, muoviti.
    
    Gli passò della crema tra le chiappe e nel buchetto prima di invitare il primo a sbatterselo.
    
    Federico: - il preservativo.
    
    Fu la sola parola che riuscì a pronunciare prima di ricevere un'altra bordata di offese dal suo signore che gli confermò che era ovvio che lo usassero.
    
    Seguì una mezz'oretta di grandi scopate. Tutti i maschi, a turno, lo penetrarono, portandolo a sbavare dal piacere e facendolo balbettare e sospirare in continuazione per l'orgasmo che gli provocavano senza soluzione di continuità. Riuscì a sgocciolare due o forse tre volte. Quando finirono era esausto ma gratificato per quel pomeriggio così ...
    ... speciale.
    
    Nevio: - girati. Abbiamo finito. Ti è piaciuto?
    
    Erano soli, gli altri se ne erano andati.
    
    Federico: - da morire!
    
    Nevio: - tanto?
    
    Federico: - di più.
    
    Gli porse la tuta.
    
    Nevio: - mettila che andiamo.
    
    Uscirono scivolando verso la porta mentre le immagini continuavano a scorrere inquadrando proprio un gigantesco pene che si infilava in un tondo e sporgente culetto.
    
    Non dissero una parola fino alla macchina.
    
    Federico: - grazie.
    
    Nevio: - ti è piaciuto tanto, vero?
    
    Federico: - di più. Ma lo avevi programmato? Li conoscevi?
    
    Nevio: - no.
    
    Federico: - Dio che bello!
    
    Nevio: - ne faremo altre di uscite.
    
    Federico: - al cinema?
    
    Nevio: - forse, ma anche in altri posti.
    
    Federico: - ti adoro.
    
    Nevio: - ma non è mica finita.
    
    Federico: - no?
    
    Nevio: - no! Appena arriviamo a casa te lo devi far tirare di nuovo perché voglio che mi inculi tu.
    
    Federico: - ma non so se mi tira più.
    
    Nevio: - che cazzo dici. Non te lo chiedo, te lo ordino. A casa mi inculi. Non mi frega un cazzo come fai, ma mi inculi.
    
    Federico: - Dio che goduria.
    
    Nevio: - ma che cazzo dici. Non abbiamo ancora finito di giocare, troia!
    
    Federico: - si, si signore… scusa, scusa.
    
    Nevio: - così va meglio. Preparati che stiamo arrivando.
    
    Federico fece scivolare la mano nella tuta e cominciò a toccarsi.... 
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