La mia collega d'ufficio, un anno dopo
Data: 22/07/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Max8282
Qualche mese fa avevo scritto dell'esperienza con la mia collega S...dopo quell'incontro tutto è tornato come sempre, i soliti scherzi, le solite battute, i soliti siparietti un po' maliziosi ma tutto sommato innocenti. Insomma, sembrava che nulla fosse accaduto tra noi...sembrava appunto, ma poi è arrivato Burian. Venerdì 2 Marzo arrivo in ufficio e lo trovo quasi deserto, la copiosa nevicata che dura da ieri ha scoraggiato molti dal venire al lavoro e già mi immagino una noiosissima giornata che si trascinerà stancamente fino al tardo pomeriggio. Intorno alle 10:00 all'improvviso dalla porta spunta S. completamente imbacuccata e con la cuffia nera ricoperta di neve. "Alla buon'ora!" esclamo subito. "Che fai? Sfotti? Dovrebbero farmi una statua! Tanti valorosi uomini non hanno nemmeno avuto le palle di mettersi in strada!" mi risponde con tono acido. Quando è così nervosa adoro romperle le scatole, mi diverto più del solito a prenderla in giro e stuzzicarla perchè se la prende...per cui penso che forse il mio venerdì non sarà poi così noioso. Non appena si toglie cuffia, sciarpa e piumino la stuzzico nuovamente "Certo che potevi venire con il burka già che c'eri". Effettivamente l'abbigliamento è ben diverso dal solito, niente gonna stretta né camicetta attillata né tacco vertiginoso, oggi invece indossa un ben più pratico paio di spessi leggings neri, con un largo maglione bianco che le arriva fino a metà coscia e un paio di scarponcini marroni con il pelo. "Direi che ...
... forse oggi è il caso di dare priorità alla praticità, non credi?" mi risponde con tono sempre più inacidito. S. si siede alla sua scrivania (che, chi avrà letto la prima parte, sa essere di fronte a me) e si mette a lavorare, poi dopo una mezz'oretta in cui entrambi rimaniamo in silenzio concentrati sul lavoro, dal nulla se ne esce con un "Sì, effettivamente questo maglione avrei potuto evitarlo, considera che di solito in casa lo uso come abito, senza sotto nulla". E' evidente che si sia calmata e voglia cominciare a "provocarmi" come fa spesso, per cui decido di stare al gioco "Ma proprio nulla nulla?", lei sorride e con tono malizioso risponde "Nulla nulla, mi piace stare comoda!". Entrambi ci facciamo una risatina e io decido di continuare a cavalcare l'onda "Dovresti imparare a stare comoda anche in ufficio però" e lei che ormai mi conosce a memoria e si aspettava questa affermazione, controbatte prontamente "E chi ti dice non lo faccia?". Come ho già scritto più volte, questo genere di giochetti sono l'abitudine tra noi, ma oggi sembra diverso dal solito. Nel suo sguardo mi sembra di intravedere una luce diversa, poi i gesti, il tono di voce...ho quasi la sensazione di averli già visti quel giorno in cui finimmo per stare insieme. Una conferma mi arriva poco prima della pausa pranzo, quando S. si alza per andare alla stampante comune a prendere dei documenti, io non ci faccio caso dato che ho gli occhi incollati allo schermo del pc, almeno fino a quanto non sento "Hop!". ...