1. La mia collega d'ufficio, un anno dopo


    Data: 22/07/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Max8282

    ... Instintivamente il mio sguardo si sposta verso la stampante e trova S. che con la mano ha alzato leggermente il maglione bianco e mi mostra il suo stupendo lato b, ovviamente coperto dai leggings. Il tutto dura un attimo, dopo pochi istanti lascia ricadere il maglione e tornando verso la scrivania mi osserva ridacchiando. "Allora? Secondo te le indosso o no?" mi chiede con aria sbarazzina, "E come faccio a dirtelo? Quei leggings sono talmente spessi che è un po' dura capirlo, non credi?" le rispondo con tono leggermente deluso "Beh, se fossi stato attento avresti notato un particolare che te l'avrebbe fatto capire...". S. fa per rialzarsi, probabilmente ha intenzione di ripetere la scenetta, ma il suo piano viene bruscamente interrotto da un collega che proprio in quell'istante fa capolino alla porta del nostro ufficio invitandoci a scendere per pranzo. Devo ammettere che interpreto quel segnale come fosse un avvertimento, arrivato da chissà dove, a lasciar perdere e non cadere in tentazione, per cui approfitto dell'occasione per svincolarmi e in un battibaleno sono pronto per scendere. "Mamma mia, quanta fretta di andare pranzo, sei particolarmente affamato oggi?" mi chiede allora S. che nel frattempo si è alzata e a sua volta si sta imbacuccando per bene per affrontare il gelo esterno. Nel suo tono percepisco una nota di leggera irritazione, può essere che avrebbe preferito continuare con lo spettacolino e...la mia impressione che oggi sia davvero una giornata diversa dal ...
    ... solito, forse comincia a trovare davvero riscontro. Dopo essere rientrati in ufficio, ci rimettiamo al lavoro ignorandoci per un bel pezzo, fino a che un po' per timore che lei si fosse offesa per la mia "fuga" pre-pranzo e un po' perchè sotto sotto non riesco a non cercare conferme alla mia impressione, le chiedo "Ma toglimi una curiosità? Da cosa l'avrei dovuto capire?". Lei, fingendo palesemente di non capire di cosa stessi parlando risponde "Cosa?" e io "Dai che lo sai a cosa mi riferisco...da cosa avrei dovuto capire se indossi l'intimo o meno?". A quel punto lei con un tono tornato tendente all'acido mi risponde "Ah ti riferisci a quello...beh, se non l'hai notato significa che non hai guardato con molta attenzione...una volta te ne saresti accorto subito ma ormai...", "Ma ormai cosa?" la interrompo, ma lei subito con tono parecchio irritato "Ehi non arrabbiarti! Si ride e si scherza, se la cosa ti infastidisce basta dirlo e si smette subito!". L'ufficio ripiomba in un pesante silenzio che questa volta si protrae fino alle 17:30, quando S. spegne il pc e dopo essersi preparata per uscire mi saluta velocemente, senza quasi nemmeno guardarmi in faccia. Dopo una mezz'oretta circa stacco anch'io, quando arrivo nel parcheggio sono rimaste solamente 3 auto coperte da un'ormai spessa coltre di neve: la mia, quella di un collega rimasto in studio e quella di S. che noto aver la luce dell'abitacolo accesa, per cui mi avvicino e la trovo intenta a cercare di accendere il motore ...
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