08 - casa, gatto, sesso
Data: 25/07/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: samantho91
Luglio 2012. La primavera era passata con alcuni alti e bassi: era stato un periodo critico per il lavoro di Andrea, dovemmo impegnarci al massimo per rendere i momenti in cui ci vedevamo davvero di qualità, essendo costretti a vederci un pò di meno. E ci riuscimmo bene, il suo lavoro non mi pesava poiché ero immensamente orgoglioso di lui. Mi bastava sentirmi desiderato, anche se non potevo beneficiare del contatto col suo corpo tutti i giorni, e in questo lui fu bravissimo e molto dolce; oltretutto era di molto migliorata la situazione con i suoi genitori. Essi avevano infatti capito da soli che la persona con cui stava il loro adorato pargoletto era un ragazzo, e glielo fecero capire apertamente la prima domenica di maggio, quando lui essendo un pò di malumore e parecchio stanco per la settimana preferì rimanere a casa. Sua madre ad un certo punto, vedendolo annoiato, sbottò "ma sei cretino! Te ne fossi andato da Simone anziché rimanere qui a far niente!". Andrea mi raccontò di aver avuto un attimo di gelo assoluto, come quando mangi troppo gelato in un sol boccone. Per farla breve saltò fuori che suo padre, grazie a facebook, notò che tra gli amici del figlio ce n'era uno (io) che loro non conoscevano, l'unico che mai una volta era andato a trovare Andrea a casa loro. Notò oltretutto che questo nuovo amico pareva essere sbucato fuori dal nulla proprio nello stesso periodo in cui cominciarono a vedere Andrea sempre attaccato al cellulare a mandare sms, sempre chiuso in ...
... camera a chattare col pc, e ad uscire più spesso ad orari non lavorativi. Non essendo un fesso, fece due più due e capì chi era quel Simone...
Da quel giorno io cominciai ad insistere più assiduamente affinché lui mi portasse a casa sua per conoscere i suoi, supportato dal fatto che anche loro insistevano in tal senso. Andrea però era un pò impaurito in quel periodo, la relazione stava durando da diversi mesi (molto, molto di più di tutte le altre messe assieme) e lui sentiva sempre di più la responsabilità nei miei confronti, proprio quando a causa del lavoro non poteva essermi vicino quanto avrebbe voluto. Perciò esitava, arrivai a minacciarlo di piombare a sorpresa a casa sue, mentre i suoi genitori analogamente lo minacciarono di pedinarlo quando fosse uscito per vederci in modo da potermi "casualmente" incontrare in centro.
Minacce che, per la sua serenità, non furono mai realizzate. Nell'attesa però, Andrea fu usato varie volte da me come "corriere" per far arrivare ai suoi qualche pensierino da parte mia, biglietti d'auguri quando fu il loro compleanno, ecc... e ciò a volte fu perfino reciproco. Nel complesso, mi ritenevo soddisfatto, e attendevo con ansia l'arrivo dell'estate (e delle ferie di Andrea!!!!!!!!) per poter trascorrere intere settimane fantastiche insieme e conoscere finalmente i suoi.
Agli inizi di luglio Andrea mi propose finalmente di andare a casa sua il 7... precisando che i suoi genitori sarebbero stati fuori dal giorno prima in agriturismo. ...