1. 096 - Samantha, Marco e la sua famiglia incestuosa


    Data: 26/07/2019, Categorie: Etero Incesti Trans Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... basso�.. Cazzo!!!! Oh cazzo!!!! Lo teneva infilato fra le natiche, un cazzo di una ventina di centimetri, incappucciato, molto largo e incurvato verso il basso. Rimasi allibito, poi non so cosa mi successe, il desiderio di trasgredire, la novità, forse la fantasia che spesso avevo cullato nella mente, forse tutte queste cose assieme, fatto sta che lo presi in bocca, me lo infilai fino in gola e glielo spompinai selvaggiamente. Poi lei, o forse lui, non lo so e in verità poco mi importava, mi fece mettere sopra e iniziammo un sessantanove meraviglioso. Molte volte durante quel rapporto fu lì, vicinissimo a raggiungere il punto di non ritorno, ma lei, da vera esperta professionista si bloccava qualche attimo prima. Non avevo mai goduto così tanto in vita mia, era come avere molti orgasmi uno dietro l�altro e in effetti non raggiungerli mai. Si posizionò a quattro zampe sul letto e mi chiese di prenderla di penetrarla, non aspettavo altro e glielo spinsi dentro fino alla radice. Aveva il buco del culo bello largo e non ebbi difficoltà a fotterla per bene. Mi disse di non sborrare ancora di aspettare, di toglierlo un po� prima. Ubbidii e anche questa volta mi fermai un attimo prima di scivolare nel baratro del piacere più intenso. Lei allora mi chiese se volevo provare a prenderlo, subito le dissi di no, mi rifiutai con fermezza e allora lei mi promise che non l�avrebbe fatto e con la scusa di leccarmi il culo mi fece mettere a pecorina, poi prese a lapparmi e a insalivarmi per ...
    ... bene il buco. E cazzo, era troppo eccitante, mi teneva in mano la mazza e me la menava lentamente mentre la sua lingua mi spatolava per bene la mia rosetta grinzosa. Sentii poi il suo dito ancora nello sfintere, poi compresi che le dita erano due, quindi ancora la sua voce calda e sensuale a chiedermi se lo volevo dentro. Ero troppo in estasi e in un soffio le dissi di si. Lo sentii contro e poi il mio buco del culo si dilatò, ebbi l�impressione che si lacerasse e un forte dolore mi invase il cervello. Le dissi di toglierlo, ma in quel momento udii la sua voce che mi dava della troia, che mi ordinava di prenderlo tutto nel culo, di non lamentarmi che mi sarebbe piaciuto.Soffrii per almeno dieci minuti, durante i quali lei, o forse lui, continuò a incularmi senza pietà, a fondo e con estrema decisione. Piano piano iniziai a percepire dei palesi sintomi di piacere, mi accorsi poco per volta, che prenderlo in culo, era bello veramente. Credevo di mentire, quando per convincere mia moglie a farselo ficcare in culo, le dicevo che era bello, che poi le sarebbe piaciuto e un sacco di altre stronzate. Era invece tremendamente vero, mi stava piacendo, ora che il dolore era scomparso, che lo sfintere si era adattato al duro e grosso invasore, provavo una enorme soddisfazione, un piacere intenso che si trasmetteva dal mio forellino, diciamo ex forellino, al mio cervello. Le gridai di continuare, di sbattermi come una troia, di fottermi ancora, di non smettere e mentre lui mi schizzava la ...