1. Il corso (Quinto e ultimo capitolo)


    Data: 26/07/2019, Categorie: Etero Autore: Alba17, Fonte: EroticiRacconti

    Sabato. Sono in macchina, un po' in ritardo. Cerco parcheggio nelle viuzze vicino alla palestra, non lo trovo. Finisco col posteggiare lungo una stradina abbastanza distante. "Non basta il ritardo, devo anche parcheggiare lontano" brontolo fra me e me. Mi avvio con passo svelto verso la palestra. "Alba!" mi sento chiamare. Mi giro. E' lui. "Mi dai una mano per favore? Ho un sacco di roba da portare e rischio di metterci parecchio tempo". "Ok". Mi riempie le braccia di talmente tanti oggetti che temo di non riuscire a portarli intatti. "Nulla di delicato" dice come se mi avesse letto nel pensiero. Poi comincia a parlarmi, lo ascolto. "Volevo dirti che la tua capacità di entrare nel personaggio, è ammirevole. Questa cosa non te la toglie nessuno. E' tua. Poi hai un ottima espressività. Appena ti ho vista, mi sono detto: questa ragazza ne ha di cose da raccontare!". Avrei voluto rispondergli, instaurare un breve dialogo, anche solo per gentilezza, ma oltre un grazie non sono riuscita a dire altro. Entrammo, salutai le altre. "Appoggiale qui" mi disse indicandomi un enorme baule chiuso. Così feci, poi mi sedetti sul mio tappeto mentre lui cominciò a parlare. "Oggi faremo una cosa particolare. Ho bisogno di tutta la vostra collaborazione mentale". Collaborazione mentale... quelle parole mi preoccuparono. "Dividetevi in coppia e aprite i tappeti". "Posso stare in coppia con te?" mi chiese una mia collega. Avrei preferito sperimentare questa collaborazione mentale con la mia ...
    ... migliore amica, sarei stata più tranquilla. Ma non glielo dissi, limitandomi a un "ok". "Spogliatevi - disse - rimanete solo con una maglietta leggera, o meglio ancora in canottiera". "In pieno inverno?" dissi a voce alta, senza volere. "Non ti preoccupare, Alba, non avrai freddo". Non replicai. Rimasi in maglietta. "A turno, sdraiatevi sul tappeto. Scoprite la schiena. Slacciate i reggiseni". "Alba, non obbiettare. Nessuna domanda. Ubbidisci e basta" mi dissi. Poi mi venne in mente un particolare: il reggiseno che avevo messo aveva dei lacci sulla schiena e l'apertura sul davanti. Come facevo? Accidenti a me e alla mia smania di indossare robe strane! Di solito mi piace vestire in modo stravagante. Questa volta, invece, mi sentivo in imbarazzo per il mio intimo così maledettamente complicato da aprire. "Chi non si sdraia aiuta la collega a tirar su bene i vestiti. Ricordatevi: la schiena dev'essere completamente nuda" ripeté lui. La mia collega, mi aiutò come poteva a scoprirmi, ma il reggiseno stava lì, non c'era verso di scostarlo. Lui ci venne vicino. "Alba, slaccia il reggiseno!". "Il reggiseno va benissimo così!" gli risposi secca in un tono che non ammetteva repliche. "E' impossibile aprirlo stando sdraiata così" intervenne la collega, sorridendo per cercare di smorzare la tensione. Lui stava per aggiungere qualcos'altro, ma non lo fece. Andò dalle altre. Respirai a fondo. "Vieni un po qui - disse ad una del gruppo - vorrei che massaggiaste la vostra compagna in questo modo". ...
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