Degno finale per una moglie infedele
Data: 27/07/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: bettatroietta
Ho una quarantina d’anni e sono diciamo felicemente sposata con Mario ormai da quindici. Come va? Arriviamo subito al punto: per quanto riguarda il sesso posso confessarvi che è ormai da qualche anno che il rapporto di fedeltà non mi basta più. Per carità, non è che io voglia rompere con Mario o che mi sia fatta un amante, è che semplicemente… mi piace il brivido di sentirmi desiderata, l’avventura della scoperta, non so se avete presente quando si arriva al momento di andare a letto e glie lo toccate già da dentro le mutande e i pantaloni e vi chiedete quanto sarà grande? dritto o storto? circonciso o no? Insomma. Mi piace il cazzo e quello di Mario, anche se è da un po’ che ci diamo a giochini sempre più spinti per tener vivo il desiderio, non mi basta più.
Era una calda serata d’estate in cui Mario aveva invitato due amici a cena nella nostra casetta estiva, una piccola casa colonica che la sua famiglia possiede da sempre e nella quale d’estate soprattutto la sera si gode un bel fresco, nella campagna, lontano da tutti. I due amici di Mario sono due sue vecchie amicizie dai tempi dell’università, a tal punto che anche io ne conosco ormai solo i soprannomi: il Tosco, un ometto basso e molto brutto devo dire, di origine fiorentina e con un fortissimo accento toscano appunto, ed il Bestia, un uomo corpulento, una volta muscoloso ora piuttosto grassottello, di una volgarità ed antipatia tale che non sono mai riuscita a sopportare veramente. Non a caso, il Tosco ed il ...
... Bestia sono scapoli da sempre, qualche donna l’ho vista girare ogni tanto, ma saltuariamente e devo dire delle gran brutte figliole. Mario usciva spesso con i due, ma io non li frequentavo volentieri, quella sera a cena era un’eccezione che accettai per farlo contento.
Già mentre bevevamo un bicchiere di vino al tramonto notai che il Bestia continuava a fissarmi le gambe. Colpa mia, pensai, avevo messo un vestito troppo corto forse, ma certo anche anche lui insisteva! Mio marito sembrava non accorgersi di tutto questo suo guardare, ma forse ero io a mettermi dei problemi che non esistevano: semplicemente gli occhi di quell’uomo schifoso addosso mi davano fastidio.
Rientrai in casa per prendere i piatti, avremmo infatti cenato nel patio, e quando uscii con il vassoio in mano sentii il Tosco completare una frase del tipo “...certo che l’è bòna sta vacca” prima che i tre esplodessero in una risata.
“Di cosa parlavate?” chiesi.
“Niente cara, ricordavamo quanto eravamo cretini all’università.” Disse mio marito.
Durante la cena rimasi quasi sempre zitta, guardavo ogni tanto il Tosco per capire cosa aveva detto, ma non trapelò nulla e conclusi che erano solo mie paranoie.
La cena finì presto e siccome non sopportavo la compagnia cercai di tagliare corto: “sono stanca caro, io vado a letto”
“Sì, sì…” intervennero quasi in coro il Tosco ed il Bestia, “è tardi” continuò quest’ultimo “domani devo lavorare presto, mi accompagni a casa Tosco?”
Incredibile: mi sarei ...