Degno finale per una moglie infedele
Data: 27/07/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: bettatroietta
... liberata presto di quei due insopportabili!
Sparecchiai mentre i tre amici si salutavano con battutacce volgari e pacche reciproche sulle spalle.
Quando Mario chiuse la porta di casa si girò verso di me e disse: “Allora come troi i miei amici?”
“Cosa vuoi che ti dica, lo sai cosa penso, sono tuoi amici e li sopporto per questo, non è un problema ma non chiedermi cosa penso di loro.”
“E non farne un dramma!” Disse lui ridacchiando. “Anzi, ti ringrazio per averli sopportati, ti ho fatto un regalo.”
Sparì in salotto, poi riemerse con due voluminose sporte da shopping.
“Sono per me?” Mi si aprì il cuore.
Ma qua ci fermiamo, perché devo farvi una confessione.
Ero arrivata alla casetta il giorno prima, mentre Mario era rimasto in città per lavoro. Non era la prima volta che ci andavo da sola, ma questa volta era per un motivo che, be’, come posso dirlo, insomma, era per una scappatella. Avevo incontrato una settimana prima un gran bel ragazzo, più giovane di me, sulla trentina. Mi aveva avvicinato nel bar dove di solito faccio colazione prima di andare in ufficio, era stato gentilissimo e mi aveva offerto la colazione.
Lo reincontrai il giorno dopo al supermercato, per caso, e fu lui a notarmi e salutarmi “il destino mi ha donato una seconda occasione di reincontrare questa bellissima donna” sentii dire dietro di me, mi girai ed era lui: bello, alto, capelli ben pettinati, un sorriso confortante ed occhi così vivi. Facemmo la spesa assieme, mi caricò le ...
... borse in macchina, un vero galantuomo.
Cedetti al terzo incontro casuale, Mario era via per lavoro ed io come spesso faccio quando lui non c’è andai a prendere del cibo cinese nella trattoria sotto casa. Lo incrociai in strada proprio lì di fronte, fu sempre gentilissimo e quando gli dissi che andavo a prendere un take away per mangiare da sola colse al volo l’occasione di invitarmi a cena. “Conosco un ristorante molto tranquillo, proprio qui dietro l’angolo.”
“Non dovrei… e… ma è un ristorante elegante e io sono vestita malissimo…” Cercavo delle scuse ma volevo dire di sì al volo. Insomma, mi concesse di andare a casa a cambiarmi, lui mi aspettò nel bar dove ci eravamo conosciuti e poi andammo a cena insieme.
Mi raccontò della sua vita, dei suoi viaggi d’affari, era veramente gentile ed affabile, era così facile perdersi nei suoi occhi e nelle sue dolci parole. A fine cena mi riaccompagnò sotto casa a piedi, quando fummo al portone ci fu un momento di imbarazzo. Io abbassai lo sguardo, stavo per dire “allora ciao” quando d’improvviso mi prese per la vita, mi portò fra le sue braccia e mi diede un bacio mozzafiato.
“Io… io…” balbettai “sono una donna sposata e… non dovrei…”
“Scusami.” Disse lui lasciandomi senza esitare. “Me lo avevi già detto e non avrei dovuto, lo so, ma sei una donna bellissima e… perdonami, non ho saputo resisterti quando ti ho guardata negli occhi in questa bellissima notte.”
Poi mi allungò un biglietto da visita e sparì quella notte, ...