La ragazza dai capelli rossi 5
Data: 29/07/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Perseus
... Forza, siediti.” Si sciolgono dall’abbraccio e, mentre lei va a sedersi al tavolo in evidente imbarazzo, Vittorio prepara la tavola. “Pollo, latte e funghi?”, le chiede quando alza il coperchio della pentola. Maria accenna un sorriso, un po’ mesto un po’ allegro. “Sì… mia nonna me lo faceva sempre quando ero piccola… era sempre festa quando andavamo a trovarla.” “D’accordo, facciamo che sia festa allora!” Cenano come se si conoscessero da una vita, senza parlare di sé, ma di tutto e niente, mentre in sottofondo si susseguono i Cure, i Depeche Mode e non mancano nemmeno i NIN, farcito da pop anni ’80. Tutto scorre via tranquillo e Maria non rimane ignara degli sguardi che Vittorio lascia scivolare nella scollatura della camicia, più raramente, o sulle cosce scoperte. Regna un’atmosfera tranquilla, leggera. La ragazza si versa ancora un dito di vino, si bagna appena le labbra. “A cosa stai pensando?” Vittorio, perso com’era a guardare fuori dalla finestra le luci della città, gira il capo verso di lei e le sorride. “A te.” Maria sorride, imbarazzata, lusingata, divertita. “A me?” “Proprio così.” “Già… dimenticavo… vuoi parlare.” Vittorio la guarda, la guarda in quegli incantevoli occhi verdi per un lungo istante. Si appoggia allo schienale, rilassa le braccia appoggiandole sul tavolo. Quanti pensieri gli vorticano in testa… “Pensavo che quella camicia ti dona.” Di colpo Maria arrossisce, ma non abbassa lo sguardo. “Davvero? Pensavo ti avrebbe dato fastidio che una sconosciuta ...
... indossasse qualcosa di tuo.” Sorridono, entrambi. “A volte occorre riconoscere la realtà.” “E in questo caso qual è?” Lo sguardo di Vittorio scivola sul corpo di lei, risalendo fino agli occhi. “Accettare il fatto che, con ogni probabilità, sta meglio a te che a me.” La sfumatura di rosso che assumono le guance di Maria si intona perfettamente con il colore dei capelli e mette in risalto le efelidi. “Tu dici?” Vittorio annuisce con un cenno del capo, lasciando scivolare, di proposito, lo sguardo nello scollo della camicia, scivolando sulla pelle candida della ragazza. “Non so”, riprende Maria, alzandosi e aggirando lentamente il tavolo, “io non ti ho visto con questa indosso…” E così dicendo, slaccia un bottone, regalando un’altra ampia porzione di pelle. “Mi hai già visto con la camicia indosso. Ieri. La porto anche ora.” Sinuosa scivola lungo bordo del tavolo, un altro bottone si separa dall’assola. I seni quasi scoperti, i capezzoli ormai pronti a far mostra di sé. “Certo…”, sussurra maliziosa, “ma non è questa…” È proprio di fianco a lui. Prima che possa liberare un solo altro centimetro di pelle, Vittorio la ferma. A malincuore, ma la ferma. “Non mi vuoi?” Vittorio abbassa un attimo il capo, quel tanto che basta per fare ordine nelle sue idee. O almeno una vaga parvenza di ordine… Sta succedendo tutto così in fretta… E lei ne approfitta, si avvicina ancora e, lentamente ma con decisione, fa passare una gamba sopra quelle di lui e si siede a cavalcioni. E se a Vittorio non ...