1. 092 - Cristina con i figli e i loro amici, si conferma una gran vacca


    Data: 30/07/2019, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Incesti Autoerotismo Gay / Bisex Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... mio igrometro centralizzato prevedeva umidità in aumento al centro sud.Cercai con lo sguardo Louis e dato il colore ambrato della pelle, mi fu facile individuarlo, mi avvicinai a lui e mi informai delle sue condizioni. Lui si toccò l�inguine con naturalezza dicendomi che andava un po� meglio e che percepiva meno dolore. Indossava, come molti suoi compagni, la tuta azzurra della società, composta da una maglietta polo sempre di colore azzurro con il logo societario giallo oro e i pantaloni lunghi e pure molto larghi.Verso le ventitre alcuni giovanotti ci salutarono e se ne andarono a casa. A mezzanotte, ormai distrutta dalla faticosa giornata e pure un po� alticcia per effetto dello spumante, mi sedetti a peso morto sul divano, cercando di non addormentarmi. Ma gli occhi, dopo pochi minuti si chiusero da soli e piombai in un sonno profondo. Fu ancora una volta la voce di uno dei miei figli a chiamarmi, mi svegliai faticando parecchio ad aprire gli occhi, e guardai Simone in piedi davanti a me. Mi stava chiedendo se tre dei ragazzi che ancora erano in casa nostra si potevano fermare a dormire da noi. Mi alzai in piedi e biascicai di si, gli dissi di cambiare le lenzuola e serpeggiando per il corridoio centrai miracolosamente la porta di camera mia e vi entrai. Mi sedetti sul letto e mi spogliai, avevo un forte stimolo di fare la pipì e così indossai la vestaglietta e andai in bagno. Ahh che meraviglia, ebbi l�impressione di farne almeno dieci litri, restituii alle fognature ...
    ... quasi tutto il vino bevuto durante la serata, mi diedi una lavata e tenendo i lembi della vestaglia chiusi con la mano a pugno fra i seni, feci rientro in camera da letto. La domenica mattina mi svegliai che mancava poco alle undici, avevo un terribile mal di testa e una voglia impellente di bere un buon caffè. La casa era interamente avvolta nel silenzio, io, con indosso la mia solita vestaglietta, mi affacciai timidamente nella camera dei ragazzi, era completamente avvolta nel buio e io intravidi una specie di dormitorio affollato. Nel divano letto dormivano in due, un altro dormiva nel letto estraibile vicino a Simone, mentre Giuliano, il privilegiato riposava da solo nel suo letto. Presi coraggio ed entrai, mi avvicinai alle finestre e sollevai le persiane avvolgibili. Il chiarore e il calore del sole fecero il loro ingresso nella camerata. Sentii lamenti e proteste generali, poi qualcuno si stirò pigramente e tutti aprirono gli occhi parecchio infastiditi.Feci notare loro che fra poco sarebbe stato mezzogiorno e se magari si volevano alzare, io avrei provveduto a riassettare la camera. Gigi, Francesco e Louis, questi erano i nuotatori rimasti lì a dormire, si misero a sedere sul letto e vidi che i loro slip formavano delle piccole �tende canadesi� . Anche i miei pargoli si sedettero sul letto con un�espressione come a voler dire: Mamma quanto rompi!!! Anche loro, naturalmente, sotto le mutande, palesavano una potente erezione. Si alzarono uno dopo l�altro e assieme ai loro ...
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