1. Afa : racconti onirici di mezza estate [prima parte]


    Data: 31/07/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: giocoxgioco

    ... polpacci e le ginocchia, poi salendo sempre più sù lasciando a nudo le cosce liscie, vellutate ed abbronzate mostrando così le gambe di una donna che sapeva benissimo ciò che in quel momento desiderava fare di un uomo.
    
    Le dita continuaro nel loro seducente lavoro facendo risalire la gonna fino quasi a scoprine il ventre, mostrando ad Alfio che oltre al reggiseno anche l emutandine erano un optional quella sera. Poi, con il palmo delle mani appoggiati sopra le nude cosce, lentamente le ginocchia iniziarono ad aprirsi scoprendo due morbide grandi labbra sovrastate da un soffice ciuffo nero. Le labbra della vagina di Sabrinaerano pronte per mostrare il tanto desiderato accesso al "paradiso" ....o secondo altri punti di vista all’agognato frutto del “peccato”.
    
    Sfruttando la particolare posizione del tavolo, isolato dal resto del ristorante, ogni inibizione era oramai persa. Con le dita della mano destra Sabrina iniziò ad accarezzarsi prima il ventre poi a scendere lentamente fino alle grandi labbra, accarezzandole sempre piu intensamente per infine aprirle e giocherellare con il clitoride sempre piu eccitato. Poi le dita si spostarono sulle piccole labbra iniziando ad accarezzarle selvaggiamente, con rapidi accenni di penetrazione, mentre l’intera figa diventava lentamente sempre più bagnata.
    
    Il cazzo duro di Alfio era sull'orlo di esplodere, il sangue pulsava dentro i tessuti cavernosi provocando una erezione che oramai aveva tracimato oltre le mutande. La cappella ...
    ... era pronta a sfondare qualsiasi cosa pur di poter uscire e scaricare tutto il piacere tra le magnifiche gambe di Sabrina.
    
    La testa girava sempre più, Alfio capii che se non fuggiva da quella splandida visione sarebbe morto di infarto, o si sarebbe sborrato direttamente nei pantaloni.
    
    Con un balzo e con una velocità degna di un Flash qualsiasi, sudato, annebbiato , frastornato, si ritrovò chiuso nel bagno del ristorante, con l'ucello in mano rigido come un bastone, che, a singhiozzi, vomitava copiosi getti di clado , bianco , denso sperma dentro il buco del cesso.
    
    Gli ci vollero diversi minuti per ricostruire gli ultimi istanti e rendersi conto che, eccitato come era, gli era bastato prendelro in mano, scappellarlo una, forse due volte, immaginandosi di scopare quella bellissima donna seduta davanti al suo tavolino per venire in pochi secondi.
    
    In quella afosa serata di agosto un ungelo aveva deciso di sedersi accanto a lui e di mostrarsi.
    
    Acora con il cuore palpitante e l’adrenalina in corpo, dopo essersi rinfrescato il viso, decise che era il caso di ritornare al tavolo, aprì la porta del bagno e si ritrovò faccia a faccia con Sabrina che lo stava aspettando.
    
    Appena lo vide uscire gli si gettò incontro spingendolo nuovamente dentro il bagno. Gli mise un braccio attorno al collo, con l’altra mano afferrò un avanbraccio e con questa presa fece aderire i suoi seni alla camicia bagnata di Alfio spingendolo fino contro il lavandino, poi la sua bocca si avvicino ...