La Signora No
Data: 31/07/2019,
Categorie:
Etero
Autore: senzaidentità
... senz’altro ora di filare a casa se non si vuole guastare tutte le feste, via lontano da questa sciarpaccia e dalle sue tenere pieghe di addio. *** È passata l’ora di cena e muri e pareti sono dipinti di nero dalla notte. Il salone è stato arredato, non ha importanza come, da Lia in persona e da Patrizia. Lia di questa casa che non dorme è padrona da quasi vent’anni ma ha arredato di recente con gli insopportabili mobili di Ikea dai nomi strani e con la donna delle pulizie, che ha messo il profumo comprato ieri… Lo ha messo… -Ma dove lo avrà messo?- Non sa nemmeno lei che se ne deve fare della fragranza a quell’ora ma quando è tardi così e lui, già se l’immagina, non rientrerà prima delle sei, inizia a detestare questo salotto. E quel mobile orrendo smontabile, e Patrizia che li ha consigliati e tutto il resto. Si mette a dare la caccia a oggetti inutilissimi e bestemmia perché sicuramente lui o Patrizia li hanno cambiati di posto e sono vent’anni che lei ripete di non spostare assolutamente la roba da dove la mette che poi non si rintraccia. -Può darsi che stia in camera da letto…- Anche questo vano ha perso il suo fascino nella notte che infosca col tempo che passa la luce dell’eccitazione, le tende di pizzo che davano il loro delicato buongiorno all’era in cui ancora si andava a dormire ad un’ora decente e ci si svegliava assieme sarebbero ad oggi da usare per coperta nella cesta del gatto. Il profumo non è nei cassetti, né nell’armadio, né… E mentre cerca sibilando ...
... dappertutto il suo viso bello, passa dal rosso al viola e gli occhi le si riempiono di bolle. Sta lì lì per piangere e ha smesso del tutto di ricordare che cercava, fruga e smista nei cassetti dell’intruso che riapparirà alle sei. Ci deve essere qualche cosa, almeno qui. La prova tra gli arredi che ha l’ardire di un altro amore, cerca, cerca… Fa così ogni sera che lui esce e non busca mai niente. Con questo tirocinio da stalker autodidatta potrebbe diventare un’ investigatrice privata di prim’ordine. Niente. Nulla. Eccolo… Un cellulare vecchio, o un secondo telefono? E lei non era a conoscenza dell’esistenza di quell’aggeggio, non tanto moderno, proprio il secondo telefono che ha uno con l’amante! Apre, accende, niente richieste di pin… Guarda che strano. Numeri di rubrica non interessanti, è gente conosciuta, qualche messaggio. Sms, antichi. Niente watsapp su questo pezzo d’antiquariato. Eppure ha l’obiettivo, quindi fotocamera. Ci guarda dentro, prova a scattare ma viene male. Nella distorsione di colore è stata ritratta bene comunque sia, il viso sullo schermo è verde-azzurro, l’obiettivo a guardarci dentro sembra un buco della serratura con dentro il suo occhio verde rabbia. Foto, foto stupide… La suocera, un compleanno, due amici ed una birra e dopo… Finalmente, eccola! Lui e l’amante, lei è bella. Le fa insopportabilmente collera ma è vero. È bionda, tumida, ma la carne le sta nei posti giusti e poi è giovane, parrebbe la lei di vent’anni fa. Accende la luce, non sia mai che ...