Dalia - cap. 21: in panne
Data: 01/08/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: DonEladio
... grassoccie e ricoperte di grasso sul ventre di Dalia per poi risalire lentamente fin sotto la canottiera afferrandole i seni nudi; “Perché non mi risponde, dottore? E’ una zoccola o no?” proseguì a mungerle le mammelle a piene mani mentre cominciò a passarle la lingua sul collo fino alle orecchie; “Si, è un gran zoccola” ammisi.
“E lo sapevo io” continuò, “io le zoccole le riconosco subito. Ma questa zoccola qui è pure una zoccola di prima qualità..” si complimentò mentre si inginocchiava e le afferrava l’ orlo della minigonna, “E secondo me è talmente zoccola che scommetto che non tiene nemmeno le mutande…”, si sbilanciò mentre sollevava il tessuto di jeans rivelando le natiche nude di mia moglie; “E che avevo detto io? Una zoccola senza vergogna, in giro con tutto di fuori, pronta per essere fottuta da tutti, giusto?” adesso si era rialzato e si rivolgeva direttamente a Dalia, mentre una mano si era insinuata tra le sue cosce dal davanti e l’altra le tirava indietro la testa per i capelli; “Si…”, rispose mia moglie con un filo di voce, “sono una zoccola e mi piace farmi scopare dal primo che capita” ammise per la soddisfazione del meccanico, che non mollò la presa: “E tuo marito che dice? E’ contento di avere per moglie una zoccola del genere?”, domandò infilandole un dito in fica e uno nel culo, “Mio marito mi fa scopare da tutti” gemette Dalia assaporando il piacere di quei salsicciotti che si facevano strada nelle sue carni, “mi guarda mentre mi faccio sfondare il ...
... culo e si masturba come un porco!”
Il meccanico la spinse per la schiena e la fece mettere a 90 gradi con le mani appoggiate alla scrivania, “E bravo! Lo sapevo che mio fratello non era l’ unico cornuto qui!” si rivolse a me con uno sorriso di beffa, “e adesso glie lo sfondo pure io il culo alla tua signora” continuò abbassandosi la salopette bisunta.
“Fermo!” intervenni con voce decisa, tanto da farlo arrestare di scatto e fissarmi con espressione sorpresa, la stessa che notai sul volto di Dalia accasciata sulla scrivania, che si stava già allargando le natiche con le mani; “Quindi me la sistema la macchina? Anche a costo di stare qui stasera e domani?”, incalzai controllando un’ eccitazione spaventosa; “Si, si, te la riparo la macchina, cornuto che non sei altro, appena mi svuoto i coglioni nel culo di tua moglie…” mi rassicurò spazientito estraendo quello che sembrava un capitone dalle mutande ; “E a me chi mi assicura che dopo che ti sei fatto mia moglie poi il lavoro me lo fai lo stesso, lo fai bene e lo fai in fretta?” continuai fermandolo per un braccio mentre Dalia mi guardava con lo sguardo pieno di voglia di farsi sbattere per bene da quell’ orso in quell’ ufficio fatiscente. Il meccanico mi fissò attonito, quasi ridicolo con quel cazzo enorme in mano, senza trovare alcuna risposta.
“Allora facciamo così”, continuai, “per ora ti accontenti di un bel bocchino, e ti assicuro che mia moglie fa dei bocchini da far resuscitare i morti. Poi, lunedì mattina, quando ...