1. redemption - my own mind pt.1


    Data: 01/08/2019, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: redemption

    ... Voglio dire: dita, lingua, zucchine... >>Lei rise, scuotendo la testa. << Scommetto che dici così perché ce l'hai come un bambino! >>Una ragazza, separata da noi dal corridoio, si voltò a guardarmi esterrefatta, per poi ripiegare la testa e ridere fra sé.<< Elena! >> starnazzai, provando in verità una certa goduria.Lei alzò il mignolo, simulando la masturbazione con l'indice e il pollice dell'altra mano. << Cosa c'è? Ti sta salendo? >>Io divenni cianotico, << Dai, smettila. Poi la ragazza si prende male. >> dissi, cercando di coinvolgere nello scherzo la sconosciuta di fianco a noi.La ragazza si girò, squadrandomi dalla testa ai piedi. << Credo che abbia ragione la tua amica. Hai la faccia di uno che ce l'ha davvero piccolo. >> esclamò, alzando a sua volta il mignolo.Elena scoppiò a ridere, mentre io preferì eclissarmi, spalmandomi sul sedile...Più tardi, quel pomeriggio, vidi Veronica. Mi chiamò appena misi piede in casa, chiedendomi se avessi voglia di un gelato. Non avevamo ancora affrontato l'umiliante discussione alla quale avevo assistito e dentro di me, ingenuamente, aspettavo forse delle scuse.Le dissi di sì, ed andai a casa sua in bicicletta. Ciò che avvenne quel giorno, non potrò mai dimenticarlo, al pari dell'inizio di tutta questa storia.Veronica mi accolse calorosamente, invitandomi ad entrare. Indossava solamente un paio di shirts che le coprivano a malapena l'inguine ed un top così aderente da sembrare una seconda pelle. A coronare il tutto, una camicetta ...
    ... bianco panna semitrasparente che lasciava ben poco alla mia fervida immaginazione.Al mio ingresso, notai con un fremito i suoi piedi scalzi, con le unghie smaltate di un nero lucido semplicemente meraviglioso.Si era legata i capelli sulla nuca, con la lunga coda di cavallo che le sfiorava la spalla. Niente trucco in compenso, ad eccezione di un filo di rossetto color rosa pallido sulle labbra.Non lo nego, mi sentì mancare per un frangente; lei fece finta di nulla, ma si incamminò a passo ciondolante verso la cucina.<< Mia mamma è uscita senza lasciarmi i soldi, Franci... >> disse con voce rammaricata, << Ti va lo stesso di uscire? >>Si appoggiò contro lo stipite della porta, incrociando le gambe in modo da evidenziare la curva del piede più avanzato. I miei occhi si mossero subito verso quella graziosa visione, e dovetti far leva su tutto il mio autocontrollo per non gettarmi a terra.Deglutì, scuotendo il capo. << Ehm... non ho capito. >> bofonchiai.Lei sorrise, con uno sguardo mai visto prima d'allora in nessuna ragazza che avessi conosciuto ed importunato.<< Dicevo... >> sussurrò, venendomi incontro. << Vuoi rimanere qui, soli soletti, o preferisci uscire? >>Rimase ad un paio di metri da me, paonazzo e rigido come una canna di bambù. << Io... io... cioè... >>Alzai il braccio per grattarmi la nuca, ma con tanta veemenza da far schizzare il telefonino dalla tasca della camicia. Questi cadde a terra, proprio ai piedi di Veronica.Lei rimase basita, forse impreparata da tanta ...