1. redemption - my own mind pt.1


    Data: 01/08/2019, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: redemption

    ... in due blocchi da quattro soffioni ciascuna, due soffioni per ogni lato, per un totale di otto docce. Da qualche mese, a dir la verità, mi ero accorto di cambiamenti notevoli nei miei compagni di squadra, e non solo per quanto concernesse la voce.Io mi limitavo ad osservare, si intende, con la coda dell'occhio, domandandomi per quale ragione non fossi “esploso” a mia volta. Adesso che l'età puberale è trascorsa, posso solamente dire che una vera e propria esplosione non c'è mai stata.Tornando a noi, ebbi un trauma nel constatare che non ero l'unico a guardarsi attorno.I miei compagni trovarono subito mille aggettivi e altrettanti nomignoli, additandomi come se fossi un reietto immondo. Il fatto, in sé, non distrusse completamente la mia autostima.Per quella ci pensarono le mie allora compagne di classe, prontamente avvisate del mio modesto organo riproduttivo. L'umiliazione andò avanti alcuni mesi, anche durante le vacanze estive, e nel mio subconscio di perversione e astiosità verso il mondo esterno si insinuò il germe dell'eccitazione.Realizzai infine che più le ragazze mi deridevano, più io desideravo essere umiliato da loro, in un vortice di totale degrado che coinvolgeva il mio amor proprio. Godevo, oh sì,godevo nell'esser schernito da loro, ed amavo sempre più insistentemente quella stramba sensazione di distruzione del mio stesso IO, porgendo loro il fianco con frecciatine allusive, per poi essere nuovamente umiliato.A posteriori, quel trauma delle docce si è ...
    ... rivelato un vero e proprio muro psicologico. Una volta sgretolato quel muro, infatti, la mia perversione fu libera di scorrazzare a piacimento...Le scuole medie finirono, ma non la mia continua ricerca dell'umiliazione sessuale e, soprattutto, della mia dominatrice.Se la professoressa Cristina fu la mia prima “regina”, splendida ed eccitante ninfa proibita, indubbiamente Monica fu colei che ne ereditò lo scettro, trascendendo la mera carne per divenire divinità celestiale.Eh... Monica.La disillusione nel suo sguardo di ghiaccio è ancora un vivido schiaffo alla mia virilità!Notai Monica fin dal primo giorno di scuola superiore.Scelsi una scuola tecnico-professionale molto conosciuta nella mia città, spinto dalle rassicurazioni di amici e conoscenti che già frequentavano l'istituto. Quella scuola, in sostanza, era piena di ragazze!A quel tempo, con gli ormoni impazziti ed una totale mancanza di prospettive future, la vista di un bel fondo schiena mi avrebbe spinto ovunque.Odiavo le materie e detestavo quel luogo, tanto da farmi venire l'orticaria al sol pensiero di metter piede giù dal letto. L'unica mia spinta mattutina, per i primi cinque anni, fu Monica...Lei era la ragazza dei miei sogni più reconditi, perfetta incarnazione di ogni mia fantasia estetica e sessuale.Capelli rossi, occhi chiarissimi, labbra color pesca. Con questi requisiti, ancor oggi, potrei promette il mio cuore a qualunque donzella del pianeta!Il mio debole per i capelli rossi affiorò proprio in quel periodo ...
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