1. redemption - my own mind pt.1


    Data: 01/08/2019, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: redemption

    Bando ai fronzoli, dunque.Scoprì l'attrazione per il gentil sesso piuttosto precocemente; a undici anni, infatti, rimasi ammaliato dalle forme esageratamente provocanti della mia professoressa d'italiano.Cristina, questo era il suo nome, era una donna straordinariamente affascinante di trentaquattro anni: capelli color nocciola che le ricadevano delicati sulle spalle per poi scender fino alle scapole, pelle ambrata e liscia come una divinità marmorea di ellenica fattura ed uno sguardo verde menta a dir poco fatale per il mio giovane cuore di immaturo ragazzetto.Le sue forme sinuose erano accentuate da abiti sempre molto semplici, eppur perfetti in ogni occasione. Penso vi fosse una certa malizia nel suo modo di vestire, ora che ci penso. Ricordo ancora oggi, a distanza di anni, la sua lenta passeggiata tra i banchi scolastici e l'assoluta magnificenza di quel paio di pantaloni bianchi di tela grezza, che mettevano in mostra un tanga di pizzo scuro e curve mozzafiato.Oh, l'ingenuità della mia infanzia... spari in un lampo!Non avendo dalla mia alcuna possibilità – si trattava pur sempre di un universo lontano anni luce da quello abitato dal sottoscritto – dovetti forzatamente porre un freno alle mie prime curiosità da monello, riponendo ahimè ogni sogno ad anni più maturi.Le scuole medie furono un periodo piuttosto bislacco per me. Il sesso iniziava a farsi largo nella mia mente come un tarlo, nonostante l'esperienza in materia fosse stata fin lì puramente teorica.Mi innamorai ...
    ... perdutamente di tante, troppe ragazzine, che ovviamente vedevano in me poca roba: grassoccio, biondiccio e con il pregio di saper ascoltare le paturnie altrui meglio di chiunque altro. Non potevo certo pretendere una fidanzatina, nel mio piccolo. Mi mancava quel “certo non so che” che fa vibrare il cuore e le mutandine di ogni ragazza o donna che sia; fu per questo motivo quindi che divenni il confidente di molte di loro.Sarò sincero: dei pomeriggi passati all'ascolto diquesta oquella, non ricordo granché. Ma non me ne abbiano le mie principesse, per cortesia. Nessun uomo, seppur costretto, potrebbe mai ascoltare frivolezze e lamenti femminili per più di cinque minuti.Come già accennato, ero un ragazzo grassoccio. E di conseguenza, visto nel modo errato dalle mie damigelle. Sul finire dell'ultimo anno di scuole medie poi, avvenne un fatto del tutto sgradevole, che mi segnò profondamente in tutte le relazioni interpersonali future, gettando le basi per quello che divenne poi il mio personalissimo culto dell'umiliazione sessuale.All'epoca giocavo nella squadra di calcio del mio paesino. Ero un discreto terzino, mancino puro, con una forte propensione per il controllo di palla e la visione di gioco.Il fisico però, mi costringeva spesso ad arrancare; per questo motivo la maggior parte delle volte venivano chiamato in causa a partita già iniziata. Ero, in sostanza, un panchinaro...Il fatto sgradevole avvenne verso la fine della primavera.Le docce dello spogliatoio erano disposte ...
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