Quella sera... quel ristorante
Data: 03/08/2019,
Categorie:
Etero
Autore: dinosanto
Oggi il lavoro è andato veramente bene e ciò mi rende particolarmente felice, euforica. Questa sera ho proprio voglia di divertirmi, di condividere con altri la positività che ho dentro, di festeggiare e magari anche di esagerare, di trasgredire chi lo sa…. Sono nello spirito adatto. Il problema è che sono sola in una città che non conosco, ma chiederò lumi alla reception. Alloggio al 20°piano di un grand hotel dove godo di tutti i servizi e le coccole possibili. Attendo l’orario della cena sdraiata sul letto davanti ad un tv a led di 50 pollici ma che non trasmette nulla d’interessante tranne le solite notizie deprimenti della politica o peggio ancora di calcio, anche i film sono una vera lagna. Non so cosa fare, mi annoio terribilmente.
Accendo la filodiffusione e se non altro ascolto un po’ di buona musica. Stanno trasmettendo l’intramontabile canzone “ Non dimenticar ” interpretata dalla voce calda e avvolgente di Nat King Cole, veramente molto distensiva. Mi calo nella vasca da bagno colma d’acqua ben calda fumante e profumata come piace a me.
Cerco di non pensare a niente mi voglio riposare, rilassare dolcemente così questa notte potrò folleggiare ma dove e con chi? Boh, vedremo!
Com’è piacevole ascoltare questa favolosa musica senza tempo mentre si è immersi nell’acqua! Coccolata dal dolce tepore che mi penetra e m’infiacchisce, non uscirei più! Giocherello con i mille colori della schiuma così abbondante che mi ricopre tutta, lasciando parzialmente in vista ...
... solo gli alluci e i capezzoli. Tutti gli specchi del bagno nel frattempo si sono appannati e io mi sento felice anche se sola, sola con i miei sogni, le mie fantasie, le mie voglie.
Mentre il grande Frank con la figlia Nancy cantano “ Somethin’ Stupid ” chiudo gli occhi per godermi in pieno il momento rilassante, magico, vorrei prolungarlo all’infinito, ma gradualmente sento nascermi uno strano e osceno pensiero. Cerco di non badarci, di pensare ad altro, di scacciarlo ma è sempre più ossessivo, martellante.
Mi piacerebbe che il giovane ragazzo dell’albergo, bussasse alla porta. Ebbene sì.
Lo farei entrare. Nel frattempo la nebbiolina formata dall’umidità si è concentrata talmente tanto che fatico persino a vedermi gli alluci. Dai bussa… Dai!
Ho voglia di mostrarmi, di essere accarezzata da uno sguardo libidinoso, di essere scrutata in ogni dove, follemente desiderata e la mano… da sola parte. Mi accarezza le gambe, mi tintilla i capezzoli, li stropiccia con delicatezza ma con sempre più intensità e poi scende, giocherella con la peluria del pube ordinatamente rasata a forma di cuore per poi massaggiare dolcemente le gradi labbra già gonfie di desiderio, di tanto in tanto sfiora il clitoride, per smettere appena la voglia si fa più importante ed io trovo meraviglioso chiudere gli occhi e sognare, sognare di torturarmi così piacevolmente e a lungo e mantenere quello stato labile, evanescente, il più possibile, mi sento quasi in estasi, le pareti di marmo del bagno ...