LE AVVENTURE DI SARA
Data: 03/08/2019,
Categorie:
Incesti
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Autore: PARON MARIO
... naturalezza… ” Sara. Quando ritorni….i tuoi slip nella mia mano obbedisci” Rimase come folgorata, un ordine bello e buono, quella figura si fermò di botto quasi si fosse scontrata con un muro, aveva la borsetta a tracolla, e scomparve. Ora non mi rimaneva che aspettare. Da parte di lei….ma guarda dove mi ero andata a cacciare con quel libro “ storia di O” che avevo sfogliato, si è vero, quelle scene mi affascinavano eccome se mi affascinavano; essere una schiava, i miei sogni più perversi e farmi vedere schiava davanti a tutti, ed ora non, non era possibile, il consiglio di quel ”vecchio” con la barba bianca, quel consiglio di prendere l’altro libro dove si…lo riconosco vedendo quei disegni, quella china nera che aveva modellato i corpi e quei bustini che stringevano le donne mi avevano fatta bagnare, mi ero vista in loro, tutte avevano qualche cosa che mi sarebbe piaciuto indossare o fare. Appesa, incatenate ma c’era una cosa che colpiva la mia immaginazione i collari e le polsiere con il moschettone sia alle caviglie che ai polsi, moschettoni cui vengono fatte passare delle funi per appenderle e tirarle…. e poi la frusta…Chissà che effetto avrebbe fatto sulla mia pelle . Io schiava , ridotta a un oggetto. Raccontai tutto questo a lui, mentre prendevamo un caffè. Ma perché poi avevo accettato il suo invito, e ora mi trovavo li davanti a quell’uomo raccontandogli i fatti mie, e che fatti, i sogni più perversi che mi avevano fatto uscire quelle immagini. E mi stavo ...
... letteralmente allagando, si lo confesso se quelle immagini che avevo visto mi avevano eccitata ora parlandone stava arrivando la botta finale, avevo voglia e il mio bottoncino non mentiva, me lo sentivo teso e gonfio. Una situazione imbarazzante, per fortuna non avevo il cazzo se no lo avrebbe sicuramente visto duro. Mi venne da ridere a quel pensiero, ma ormai era giunto il momento di accomiatarmi e chiesi di andare in bagno, non ce la facevo più. E quando mi stavo per avviare, ero in piedi lui con aria del tutto indifferente… ” Quando rientri i tuoi slip o perizoma qua nella mia mano…obbedisci” Lo disse in maniera fredda quasi informale…ma quello era un ordine bello e buono. Quella voce non aveva avuto tentennamenti mi aveva solo guardato e dato un ordine e niente altro,. Come una persona che si spolvera il vestito di un capello, mi aveva trattato da cosa. Ma come si permetteva…Quello era un porco bello e buono, quel tipo insulso con la barba bianca mi aveva dato un ordine, va bene mi aveva affascinato consigliandomi quel libro che aveva fatto letteralmente saltare i miei ormoni ma ora esagerava. Scossi la testa e mi diressi in bagno. Una toilette da bar, senza finestre, puzzolente e io nonostante tutto ero terribilmente eccitata. E quando mi calai il collant con gli slip. Senza volere li in quella stanza angustia, mi passai la mano tra i peli…e….Un orgasmo feroce che quasi mi fece contorcere li seduta in una posizione ridicola e nello stesso tempo oscena, con la mia ginna corta ...