1. LE AVVENTURE DI SARA


    Data: 03/08/2019, Categorie: Incesti Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autore: PARON MARIO

    ... tirata su e le calze calate assieme ai miei slip. Piacere, piacere e niente altro che piacere, quelle immagini mi tormentavano e si erano stampate nella mia testa, una vampata rossa mi pervase. Lo sapevo, le mie voglie non mentivano e…per non parlare del mio bottoncino che era diventato quasi una specie di radar per le mie voglie. Mi trovai ansimante e … ma che cazzo mi aveva detto lui, i miei slip nelle sua mano, a parte che portavo un delizioso perizoma, come si poteva permettere? Ma glie la facevo vedere io….Fu un attimo, tolsi le calze che mi impicciavano, così ebbi il perizoma in mano e lo strinsi in pugno….Un attimo dopo uscivo da quell’angustio cesso dove avevo goduto in maniera furiosa . Ero impacciata e mi avvicinai alla poltroncina dove lui era comodamente seduto, mi dava la schiena e neanche si mosse, credo sentisse il ticchettio dei miei tacchi e…senza guardarmi allungò la mano con il palmo aperto…e io come un automa misi quello che avevo in mano nella suo palmo. Lui mi guardò con aria seria, il suo leggero sorriso era scomparso e a quel punto… ” Siediti, obbedisci,” Risposi come un automa mi sedetti tesa davanti a lui, sotto se non per i collant ero nuda. E lui per tutta risposta vedendomi in quegli stati. “ Ti ho dato un ordine, lo hai ...
    ... eseguito, mi compiaccio sei stata brava.” Era passato dal lei al tu, era il padrone e continuò serio “Meriti un premio per ciò che hai fatto: un collare, e se il tuo ragazzo non te lo ha regalato vedrò di procurartelo io , e tu lo metterai, con me non hai obblighi se non obbedire a quello che ti ordino, la prossima settimana qui a quest’ora; ti do l’indirizzo della mia posta elettronica, prendere o lasciare , questo è tutto. “ Ero impietrita, una serie di frasi taglienti come il coltello rintronarono nella mia testa come una palla da biliardo che fa saltare tutti i birilli, lo guardavo a bocca aperta, non mi aspettavo una cosa simile e poi gli avevo dato il mio perizoma come un automa. Lui mi guardò, questa volta mi sorrise , mi ridiede quello che aveva in mano lasciandomi a bocca aperta… ”Ora va devo leggere il giornale” E io me ne andai stranita, stringendo in mano i miei slip: mi ero quasi denudata per un estraneo che mi aveva fatto ballare come una marionetta. Sotto sentivo la mia figa che si strofinava sulle calze, avevo goduto e avevo voglia di godere ancora, mi sentivo comandata. Ma a quel punto non c’era altro, su un ritaglio di carta il suo indirizzo mail, ero in piena crisi e neanche l’aria fresca dell’autunno udinese riuscì a scuotermi. CONTINUA 
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