Lei....una donna da sogno. parte 1 di 2
Data: 04/08/2019,
Categorie:
Etero
Autore: BisexGe59
... con un sorriso genuino e sincero che non avevo mai visto. Questo piccolo e innocente fatto, le fece cambiare atteggiamento nei miei confronti. Il buongiorno solito, diventava un: Uffa che stress il lunedì, che bello oggi è venerdì e arriva il we, come ha passato la domenica etc etc; insomma sane cazzate verbali che però mi ponevano in un modo diverso nei suoi confronti e lei nei miei, ma sempre, da parte sua, con lo sguardo severo di chi comunque stabilisce una distanza invalicabile. Si arrivò anche ad un piacevole saluto il mattino e la sera con convenevoli che si allargavano sempre di più così come si stringeva la forbice di tempo tra una masturbazione e l'altra sempre con lo stesso pensiero. Scarpe, Tacchi, lei Dominante, io zerbino. Anche perché la stagione cambiava, i vestiti si toglievano come foglie di cipolle e in lei erano comparsi vestiti sempre più leggeri e corti; non erano poche le volte che la ammiravo salire le scale, lavorando al primo piano, ed io da sotto a guardare, per quanto potevo, le lunghe gambe fasciate da autoreggenti che terminano su due chiappe tanto morbide quanto sode. Sicuramente immagino che lei sappia che la guardo, e che gradisca anche, altrimenti il passo non rallenterebbe quando la incontro, così come non camminerebbe a bordo scale con i vestiti corti che tutto lasciano vedere. Tutto procedeva verso una discesa verso la piccola speranza, sembrava che lei cominciasse a gradire i miei piccoli tentativi di approccio, fino ad offrirmi anche un ...
... caffè mentre lo portava in ufficio, ma durante la discesa l'ostacolo del mio “uscire di testa” e non sapermi trattenere quando vedo certe situazioni, si frappose in maniera inaspettata.
Era un Venerdì pomeriggio, gli uffici piano piano che si svuotano, quando verso le 18 esce lei, che non avevo visto al mattino: spettacolare nel suo abito strettissimo a mezza coscia, dannatamente scollato davanti, i capelli sciolti, un leggero trucco, un sorriso tanto sadico quanto invitante e un paio di scarpe con tacco 12 con strasse sulle quali ondeggiava sinuosamente e volutamente sapendo che avrebbe colpito nel segno, aperte sul davanti dove campeggiavano le sue dita smaltate di rosso. Adoro i piedi femminili curati e smaltati. Passerei ore ed ore a baciarli ed adorarli. La salutai cercando di restare calmo e facendo finta di niente, ma ho dei dubbi che ci abbia creduto e non si sia accorta del mio stato di eccitazione mentale. Non capii più niente, dovetti sedermi per riprendermi sorseggiando una bibita fredda per calmare i bollenti spiriti. Uscii fuori a fumare una sigaretta pensando che si fosse ormai dileguata, ma mi smentì subito apparendomi a braccetto con una sua amica che sembrava il suo clone, se non fosse per una minigonna “ascellare” ed una 4a almeno di seno generosamente offerta alla vista. Mi passarono davanti, lei accennò un sorriso della serie “non ti azzardare a dire qualcosa”, ed io invece mi misi le mani nei capelli, e sibilai senza volere un: “Ma come è possibile? ...