1. Le ripetizioni


    Data: 06/08/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: benves, Fonte: Annunci69

    Il mio membro di sedicenne si sentiva sempre investito da un novello vigore, era instancabile,
    
    sicché, nella sua più completa irruenza, finivasi sempre impietrito e costretto tra palme e dita serrate, in una serie sempre più forsennata di gesticolanti sussulti, che sempre più rapidi e decisi provocavano gaiezza al fine di raggiungere quell’estasi suprema, caratterizzata da quello zampillo pallido e saettante, che placava al fine le bollenti smanie.
    
    Subito dopo poco, come rigenerato anelava sempre la sua equa parte d’appagamento.
    
    In pratica passavo i pomeriggi a masturbarmi; il mio carattere schivo e la mia infinita timidezza, mi rendeva difficile attirare il gentil sesso per cercare di appagarmi con esso e quindi...mi arrangiavo da solo
    
    Anche gli studi risentivano di quelle passioni da studente modello che ero, diventai uno dei meno bravi, e la mia auto stima ne risentii enormemente; tanto che mi vidi costretto, mio malgrado, ad accettare le pressioni dei miei genitori, ad una serie di ripetizioni private impartite da una ventiduenne neo universitaria, che concedeva il suo sapere in cambio di pochi €uro: lo stretto necessario al proprio mantenimento agli studi, Elena.
    
    Il suo viso rotondeggiante, i capelli color ebano, la sua corporatura alta ma leggermente formosa, il suo seno prosperoso che chiedeva solo di essere palpato, i suoi capezzoli che si mostravano sotto un sottile tessuto e che imploravano soltanto di essere succhiati e mordicchiati fino quasi a ...
    ... farli sanguinare, le sue gambe lunghe e ben tornite, il suo sedere rotondo e sporgente come un mandolino, erano divenuti la mia più grande passione.
    
    Il più grande sollazzo dei miei occhi ed il miglior afrodisiaco, tanto che di fronte a tutto ciò, il mio membro inturgidito palpitava furiosamente e senza remore, finché i miei sensi ne percepivano la presenza o la mia mente il ricordo.
    
    E niente era in grado di far recedere o ragionare quel mio strumento di piacere, la cui pacatezza poteva pervenire soltanto dopo il suo fluido gettito finale.
    
    Ricordo con estremo piacere quante seghe mi feci pensando a lei, la sera, nella mia cameretta...quante fantasie pervadevano la mia mente, quante situazioni creai con l'unico finale possibile che era l'appagamento del mio piacere con lei. Ogni luogo reale mi induceva a fantasie erotiche con Elena.
    
    Le ripetizioni si tenevano esclusivamente a casa sua; abitava in compagnia della madre quarantanovenne, per la quale all’inizio, tanto sembrava all’apparenza giovane e somigliante alla figlia, che era in me la convinzione che ella non fosse altro che una sorella maggiore.
    
    Più di una volta ho pensato a quella battuta che si dice tra ragazzi “legge della maniglia prima la mamma e dopo la figlia”, ed anche con essa la mia fantasia ha immaginato improbabili situazioni orgiastiche tra noi tre, ove io ero protagonista.
    
    Facevamo lezione ma, siccome era anche una bravissima ascoltatrice, riuscii pian piano ad instaurare anche un rapporto di ...
«1234...»