1. Le ripetizioni


    Data: 06/08/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: benves, Fonte: Annunci69

    ... amicizia con lei; mi confidavo, le esprimevo le mie frustrazioni adolescenziali e le problematiche nel rapportarmi con gli altri. Con lei la mia timidezza era messa da parte, riuscivo ad esprimere cose che con altri non mi sarei mai sognato di esprimere, forse per paura di essere deriso od ancor peggio...bullizzato !
    
    Mai e poi mai, avevo fatto accenno al sesso o situazioni simili, mi vergognavo troppo e temevo che l'aprirmi fino a quel punto l'avrebbe portata a rinunciare alle ripetizioni; temevo di perderla almeno come amica.
    
    Invece, durante una di quelle ripetizioni, un martedì di doposcuola, in pieno pomeriggio, la bramosia era talmente incontenibile che non riuscii più a tenerla celata.
    
    Sbottai a piangere, e parlai con Elena anche dei miei irrefrenabili impulsi sessuali.
    
    Le raccontai tutto, mi liberai totalmente del fardello che avevo dentro, e dopo averlo fatto mi pervase l'angoscia di perdere quella persona con cui finalmente ero riuscito ad essere me stesso.
    
    Così, quando Elena se ne accorse, dopo un breve attimo di stupore misto ad evidente imbarazzo mi rincuorò e non apparve per nulla turbata.
    
    Si mostrò comprensiva, quasi materna.
    
    Nel corso delle ripetizioni dei giorni successivi notai in lei un atteggiamento diverso, forse di compiacimento, mi parve più gentile; si vestiva in modo che a me pareva diverso, si metteva più in mostra. Non so se era realmente così od ero io che, dopo essermi liberato di ciò che provavo, la vedessi con occhi ...
    ... differenti.
    
    Le sue maniere verso parvero divenire pian piano sempre più sensuali, nonché allusive, forse con il chiaro intento di stimolare ulteriormente i miei già sovra eccitati istinti carnali.
    
    Ma, la mia innata timidezza, malgrado l’eccitazione in forte incremento, m’impediva ancora di cedere alle sue ormai evidenti intenzioni o così apparivano ai miei occhi .
    
    E neanche lo scollacciarsi ed il ballonzolare del suo seno davanti al mio viso durante qualche seduta di ripetizioni, mi smuoveva, mentre il mio genitale stava quasi per esplodere, iniziando ormai a soffrire di mancanza di spazio quanto era cresciuto.
    
    Improvvisamente, un pomeriggio, quando la madre non era in casa e noi eravamo in salotto intenti a studiare le derivate, in maniera scattante, Elena mi si accomodò sulle ginocchia, strofinandosi al mio membro al fine di sentirlo nel migliore dei modi sotto di sé.
    
    Solo allora le mie mani, come impazzite, iniziarono a scorrere su tutto il suo corpo, non risparmiando nemmeno un centimetro.
    
    Ricordo era una giornata di fine maggio, ed io l'indomani avevo un compito di matematica che avrebbe potuto decidere l'esito del mio scritinio.
    
    Lei indossava un completino di Guess, una maglietta rossa ed una gonna leggermente sopra il ginocchio. Aveva delle ballerine ai piedi (adoro le ballerine, mi eccitano, forse perchè mi ricordavano un film di Rocco Siffredi dove la protagonista le indossava)
    
    Inizialmente le toccai i seni prorompenti, la vidi socchiudere gli ...
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