1. Intimità ritrovata


    Data: 08/08/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Eva & Marco

    ... presentò come Valerio, sembrava avesse circa 25 o 26 anni, fu molto disponibile con noi, ci spiegò che lavorava nell’albergo di famiglia solo nei week end per arrotondare le sue entrate di universitario un pò in ritardo con gli studi. Ci disse quali erano gli orari della colazione e della cena e ci presentò la possibilità di partecipare ad un paio di escursioni nel circondario. Poi ci accompagnò in stanza e si congedò. Non appena la porta si chiuse Marco mi prese con veemenza, mi spoglio e iniziò ad accendermi come solo lui sapeva fare. Sapevamo di essere soli, non ci trattenemmo nei rumori. La passione fu travolgente, godemmo entrambi quasi subito. Il ghiaccio era rotto, ora potevamo rilassarci e dedicarci a noi. Stesi sotto le coperte, mentre ci coccolavamo, mi resi conto che la stanza non era dotata di mini bar. Avevamo entrambi sete così decisi di vestirmi e scendere a prendere dal bar un paio di bottiglie d’acqua. Alla reception non trovai nessuno, chiamai Valerio il quale dopo poco fece capolino dal retro un pò trafelato nell’aspetto e con un cenno di affanno. Non ci feci caso e gli chiesi delle bottiglie d’acqua. Lui si allontanò un paio di minuti, andò verso la sala colazione e tornò con due ferrarelle. Durante la sua assenza, in maniera distratta mi soffermai a guardare la scrivania di Valerio e mi resi conto che il nostro albergatore improvvisato aveva installato una telecamera nascosta nella nostra stanza e praticamente aveva potuto vedere tutto. In un istante ...
    ... lui tornò con l’acqua e io non ebbi modo di riflettere sul da farsi. Feci finta di nulla e risalii in camera. In ascensore pensai a come dirlo a Marco. Un pò di pepe nel nostro rapporto non ci avrebbe fatto male così lo feci venire in bagno e, al riparo da occhi indiscreti lo avvisai. Marco prima sembrò infastidito, poi però, dopo averlo fatto riflettere sui risvolti erotici della scoperta, ci ripensò e decidemmo di bloccare la visuale come se fosse un qualcosa di accidentale quando non volevamo esser visti (in pratica quasi sempre) e di liberare la visuale solo nei momenti di carica erotica in cui volevamo giocare con il nostro “amico” Valerio. Quella sera cenammo in albergo e accompagnammo la cena con del buon vino rosso. Finita la cena Valerio ci chiamò per offrirci il classico bicchiere della staffa. Marco accettò un whisky e io bevvi un passito davvero molto gradevole. Sono certa che ci voleva un pò brilli sperando in una nottata di sesso da poter spiare. La cosa mi eccitò subito infatti una volta arrivati in camera spinsi delicatamente Marco sul letto ed improvvisai per lui uno spogliarello sensuale. Mentre mi spogliavo feci scivolare del suo alloggiamento la maglietta nera posta a tutela della nostra privacy così che Valerio avesse potuto godere della nostra scopata. Marco era già pronto e, pur avendo notato il mio gesto con la maglietta, non si sognava lontanamente di interrompere quello spettacolo per discutere se lasciare il guardone divertirsi o meno. L’alcool aveva ...
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