1. Per un'amica in bus


    Data: 08/08/2019, Categorie: Etero Autore: Fiutospeciale

    ... esplorarti, ti senti sull’orlo dell’orgasmo, ma la tensione e la paura di esser scoperti son troppo forti per permetterti di abbandonarti totalmente allo sconosciuto.
    
    Impercettibilmente inizi ad ondeggiare in avanti e in dietro.
    
    Ti lascia fare.
    
    Dalla pressione del tuo sesso intuisce che sei pronta a venire e quando vi fermate di nuovo ti accorgi che le sue dita sono esattamente come le volevi: sotto il clitoride.
    
    Ti sembra di impazzire: abbassi la testa per evitare segnali rivelatori e finalmente ti lasci andare. Da sotto al clitoride, dove le sue dita ti accarezzano con foga, avverti finalmente una fitta di piacere: il segnale dell’orgasmo imminente. Senza evitarlo, ti spingi mollemente contro di lui e ti lasci masturbare in profondità. Una sensazione di caldo si propaga verso lo stomaco, per salire al seno. Una convulsione! La pelle del collo e dello sterno vengono percorse da un brivido violento e per evitare di urlare, stringi i denti, mordendoti le labbra.
    
    Occhi chiusi, il viso verso il basso: stai venendo.
    
    Se ne accorge e muove ora le dita con un enfasi incredibile, entrando ed uscendo dalla tue carni calde.
    
    Spompata dall’orgasmo, le gambe ti cedono e ti sbilanci: ti appoggi alle spalle ...
    ... dell’uomo di fronte a te: “Mi scusi” con voce impastata e ansimante “Si figuri, signorina si sente male?”, “No, no, solo un po'” farfugli, gli occhi sbarrati, impaurita e in cerca di una scusa.
    
    Una mano, da dietro, ti cinge la vita e ti tira indietro, a se “Non si preoccupi, è solo un po' di affaticamento” Senti intervenirlo “Giornata dura oggi: poi con ‘sto tempo, tutta questa umidità…” e sorride all’uomo
    
    “Si, troppo dura” aggiungi finalmente, sorridendo anche tu, che a queste vostre parole si volta nuovamente.
    
    Spossata da queste emozioni incredibili ti appoggi finalmente al petto dello sconosciuto, facendo cadere le braccia lungo i fianchi.
    
    Solo in questo momento ti accorgi che anche lui si è sfilato da dentro di te e ti cinge la vita.
    
    Senza una parola, rimanete in quella posizione fino a che non arrivate a casa.
    
    In quel momento finalmente ti volti e puoi guardarlo negli occhi: un ragazzo poco più grande di te, vestito sportivamente con una giacca nera e una camicia azzurra. Ti fissa sorridendo, due occhi castani in un viso da ragazzo, i capelli mossi, castani.
    
    I vostri sguardi si incrociano per quell’attimo che sembra eternità, poi si volta anche lui e prendendoti per mano scendete entrambi.
    
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