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Voglia di triangolo - 15
Data: 11/08/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: bird2012
VOGLIA DI TRIANGOLO Cap. 15 Nico era li, sdraiato sul lettino sotto l’ombrellone, ad occhi chiusi, con le gambe leggermente divaricate a godersi la brezza marina. Non mi sentì arrivare. Mi guardai intorno: era il primo pomeriggio, quel tratto di spiaggia era ancora abbastanza deserta. C’era solo una giovane coppia, ad una decina di metri da noi, che stava pomiciando allegramente: avranno avuto circa 18 anni, erano avvinghiati uno all’altra a limonare come due maialini e lei gli aveva infilato la mano dentro al costume… stava certamente facendogli una deliziosa sega. Erano troppo occupati per interessarsi a me. Mi tolsi silenziosamente il pareo e mi abbassai il reggiseno scoprendo entrambi i capezzoli, già belli duri. Mi misi lentamente in ginocchio ai lati del lettino. “Ciao, sono Franca, ho saputo che subito dopo il pranzo vieni a distenderti una mezz’oretta prima di riprendere il lavoro. Sono venuta a farti un po’ di compagnia! Non aprire gli occhi, tienili chiusi! Non devi guardare, devi solo sognare!” Feci scorrere l’unghia del dito indice lungo il suo torace… e proseguii fino all’inizio del costume! Nico ebbe un fremito: vidi il costume gonfiarsi sul davanti. “Cosa vuoi fare?” sussurrò. “Giocare un po’ con te! Questa mattina ho avuto un interessante colloquio con Marco e mi ha messo a parte di interessanti particolari della vostra vita privata, anzi, per essere precisi, della vostra vita di libertini! Mi ha confessato che avete ...
... un debole per la fica e che lavorate in coppia per soddisfare le puttane! Mi sento offesa: se in tutti questi anni non ci hai mai provato con me devo arguire che la mia passera non ti attira!” Avvicinai il seno al suo torace e cominciai a strofinare il mio capezzolo contro il suo: il porco cominciò a gemere. Mentre deliziavo il primo capezzolo afferrai l’altro e lo strizzai con forza: vidi l’uccello sobbalzare sotto il costume! “Fermati, cazzo, che me lo fai addrizzare!” Non me lo filavo per niente: seguitavo a strusciare il seno lungo il suo torace e a stuzzicargli i capezzoli. “Nico, devi sapere che con i maschietti che decido di scoparmi non faccio preferenze: questa mattina ho fatto addrizzare quello di Marco! Devo riconoscere che ha una bella mazza: dovrebbe essere piacevole sentirsela dentro! Lo sai che ci siamo mostrati reciprocamente: io gliel’ho fatta vedere e lui ha ricambiato calandosi il costume! Veramente è stato quel porco di mio marito a spingerci ad esibirci uno di fronte all’altro! Al mio amato marito eccita molto vedere sua moglie che si esibisce oscenamente e a me eccita mostrarmi mentre lui mi guarda: come vedi io e Luciano abbiamo gli stessi interessi! Adesso faccio addrizzare anche il tuo!” Gli posai la mano sopra il pacco e strinsi il suo gioiello: lo sentii in un possente stato di erezione. “Però! Anche tu sei ben messo! Sinceramente non mi dispiacerebbe farmi dare una profonda ripassata anche da te! Marco sta ...