1. La mia prima vera esperienza gay ad un cinema porno


    Data: 11/08/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: ClaClaCla

    ... tentare un approccio diretto piu esplicito. Cazzo" pensai. Feci un risolino nervoso, che probabilmente interpretò come un invito, si avvicino, mi prese la mano e, devo dire con dolcezza, mi porto in galleria. Mentre percorrevo le scale, era tornata la senzazione di eccitazione mista a paura, ma questa volta molto piu forte. Mi fischiarono le orecchie per qualche secondo, la vista si annebbiò un attimo, credevo sarei svenuto di li a poco. Ma non svenni. mi fece sdere sul sedile accanto al suo e inizio a parlare con me. Quando capi che c'era qualcosa di strano nei miei attegiamenti mi disse: "sei in trance eh", tranquillo è tutto ok, ci penso io. A quelle parole mi aprii, nel senso che la paura ando via e venne sostituita dalla curiosita e dall'eccitazione. Ero nelle sue mani e avrei detto e fatto tutto cio che mi avrebbe chiesto, purtroppo lo aveva capito anche lui. Sullo schermo continuavano a proiettare le immagini della troia italiana che si faceva toccare e scopare con volgarità. Scene che avrebbero arrapato chiunque. La vista di quelle immagini si unì alle mani esperte di Carlo che iniziarono a palparmi tutto. In pochi istanti ero diventato un giocattolo passivo nelle sua mani, Avrebbe potuto fare di me ogni cosa, non glielo avrei impedito: ed è esattamente quello che fece, li davanti agli sguardi delle persone che ogni tanto passavo accanto a noi. Mi guardò e mi chiese il mio nome. "Claudio" risposi. "Bene Claudio ti va di toccarmi un un po il cazzo". Io annui con ...
    ... la testa. Estrasse il cazzo: non era lunghissimo ma aveva una forma che non avevo mai visto prima. Aveva la cappella piccola e la base enorme, troppo grande, come fosse un cono gelato al contrario. Lo presi in mano, questa volta provai una sensazione diversa rispetto alla prima. Era morbido, asciuto, pulito e anche profumato ed averlo in mano era piacevole. Continuai a segarlo fino a che non gli divenne durissimo, iniziava ad ansimare e i suoi palpeggiamenti si facevano sempre piu audaci. Cosi, ad un certo punto mi chiese di alzarmi. In un primo momento non capii, ma lo feci. In due secondi prese i bordi dei miei pantaloni e li tiro giu. io quasi spaventato cercai di tenerli aggrappati a me ma il suono delle sue parole "non preoccuparti, voglio solo vederti il culetto", mi fecero scogliere. Ero diventato in poche ore una frocetta passiva alla mercè del porco di turno, ero come la troia italiana che trasmettevano nel cinema. Mi tocco il culo, devo dire che ho un bel culo, e fece una cosa che mi sorprese, facendomi perdere la testa del tutto. Infilo il naso tra le mie chiappe lisce e mi annusso l'ano. La cosa era talmente strana e talmente eccessiva per me che sbrodolai dall'eccitazione. Riuscii a resistere ai suoi tentativi di denudarmi del tutto, e mi risiedei. Era arrapato, inizio a prendermi la testa dicendomi di baciarlo e leccargli i capezzoli. Mi guidava la testa primo verso la bocca per un bacio a stampo, ancora non riuscivo a cacciare fuori la lingua, e poi sui suoi ...
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