La mia prima vera esperienza gay ad un cinema porno
Data: 11/08/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: ClaClaCla
... capezzoli. Passai dieci minuti a leccare i capezzoli e a leccargli le palle con la punta della lingua. Non volli prenderlo in bocca, un barlume di buon senso tornò. Cosi si mise il preservativo, credendo che le mie remore fosse dovuto a moviti di igiene e mi prese la testa con piu insistenza. Questa volta, forse complice il preservativo profumato che mi rassicurava, aprii la bocca e lo presi tutto, fino in gola. Avevo un cazzo in bocca, in un cinema porno, con i pantaloni abbassati e due mani che mi toccavano il buchetto del culo e mi spingevano la testa sul sedile. In quel momento, provai ad immaginarmi dall'alto e vidi una puttanella arrapata che stava facendo un bel pompino ad un porno che stramazzava dal piacere, mentre un paio di persone si erano avvicinate e si toccavano l'uccello alla vista di quella scena. Improvvisimanete mi tirò su la testa in fretta, quasi facendomi male e mi dissi di rivestirmi velocemente. In quel momento non capii ma lo feci. Ormai ero suo e obbedivo ad ogni cosa. Una lucina da lontano mi fece capire. Il signore che vendeva i biglietti all'entrata era venuto a controllare cosa succedesse visto il viavai. Alzai gli occhi e notai una telecamera ad infrarossi sul soffitto. Cazzo pensai! Questo si è visto praticamente tutto, io che mi faccio spogliare, io che succhio cazzi, io che faccio la troia in un cinema porno. Passò puntandoci la torcia in faccia, non disse nulla, ma capì che avevamo capito e se ne andò. Io mi stavo facendo prendere dal ...
... panico di essere riconosciuto. Gia pensavo alle conseguenze, gia pensavo al mio video ovunque quando Carlo mi disse come nulla fosse. Tranqullo il bigliettaio è un vecchio porco, probabilmente voleva partecipare perche si era arrapato. Mi prese per mano mi fece spostare ad uno degli ultimi posti della fila, sulla destra, dove il buio era talmente forte che la lontananza dalla telecamera rendeva impossibile essere visti. Mi tranquillizzò con due battute e in due secondi ero di nuovo a succhiargli il cazzo. Era cosi grande alla bse che non riuscivo a metterlo tutto in bocca, continuavo ad andare su e giu con il collo mentre lui ormai mi trattava come la sua puttanella. "Brava Claudia" mi diceva, "succhiamelo tutto, mmm che bella puttanella che sei, succhia brava cosi, succhiamelo puttanella". Il cazzo in bocca insieme al suono di quelle parole mi fecero sballare dall'eccitazione: sarei venuto senza neanche toccarmi da li a poco. Continuai a succhiargli il cazzo per tanto tempo, persi la congnizione, dieci, venti, quaranta minuti, fino a che la bocca iniziò a farmi male. La mascella si era indolensita vista la larghezza dell'uccello, cosi lo tolsi dalla bocca lo guardai, gli tolsi il preservativo e iniziai a segarlo velocelmente. Capi che volevo che venisse, anche perchè il cinema da li a pochi minuti avrebbe chiuso. Cosi mi prese la mano e insieme gli segammo il cazzo. Quando fu per venire gli misi la mano sulla cappella e una copiosa sborrata calda avvolse il palmo della mia mano. ...