1. Orgia con una marito


    Data: 13/08/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: torromato, Fonte: Annunci69

    ... chiaramente le sue tette gonfie e sproporzionate rispetto alla sua figura esile penzolare verso il basso come due vere e proprie mammelle, camminando a quattro zampe si scuotevano e i capezzoli si irroravano di latte tanto quelle tette erano piene, era realmente un animale da letto, in quel momento non vedevo più Clara, ma una cagna pronta a tutto e dopo essersi piazzata in mezzo alla stanza davanti a me si girò di schiena mostrandomi il culo e abbasso la testa toccando il pavimento. Avevo il suo culo davanti a me, lo fissavo e lei quasi per eccitarmi o per obbedire a un copione già collaudato come schiava si portò le mani alle natiche e le allargò. Vidi così la sua rosetta, congestionata dalle i introduzioni che aveva avuto, presi paura, era letteralmente sfondata e aperta, la guardavo affascinato con una voglia inconcepibile, e lei quasi per eccitarmi maggiormente mosse leggermente il culo. Un invito bello e buono, e a quel punto la mia padrona che nel frattempo si era fermata con quella specie di tortura che faceva ai miei capezzoli mi diede una leggera spinta sulla spalla. Capii che dovevo a quattro zampe a andare a leccarla. Mi faceva schifo ma nello stesso tempo ne ero letteralmente calamitato, Fissavo il suo buco sfondato pensando a che cosa le dovevano avere fatto per ridurla in quelle maniera, ero basito e, avanzai così verso di lei. La mia lingua era fori e il cazzo mi dava un tremendo fastidio chiuso in quella specie di rete rigida che portavo sul ventre , una ...
    ... reticella che mi proibiva il piacere e la facoltà di usare il cazzo. Potevo solo leccarla e lo feci. Quando fui a pochi centimetri da quel buco congestionato chiusi gli occhi e vi affondai la lingua. Lappai, slinguai il suo buco del culo in maniera ossessiva mugolando come un animale. Sbavai, le presi le natiche tra le mani, cercai di allargarle il più possibile e di premerle sulla mia bocca in modo che la mia lingua lo speravo entrasse nel suo buco fin quasi a possederla, non mi sarei staccato per tutto l’oro del mondo…leccavo con alacrità, quasi la succhiavo per avere tutto di lei. Ma sentì che mi tiravano il collare che portavo, mi volevano staccare dal culo di mia moglie. Fecero fatica e io quasi mi soffocai, fu così a un metro da lei con la mie bocca e le guance lucide di saliva per il leccaggio che avevo fatto, lucide anche di altro perché oltre al culo avevo cercato con la lingua anche di leccare quella figa gonfia e tumefatta che si presentava all’altezza del mio mento. Ma ora ero li e fecero intervenire il maschio. Io non potevo essere considerato tale, mi avevano letteralmente castrato con quella gabbia che non mi permetteva neanche l’erezione. Lui invece quel ragazzo era un maschio da monta. Fu fatto mettere dietro a mia moglie, era in piedi, il suo cazzo spiccava sia per le cinghie che lo stringevano all’altezza delle palle sia per la scena porno che aveva visto interpretare da mia moglie e me. E Natalia a quel punto rincarò la dose e mi fece sentire niente di ...
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