1. Pub ichnusa


    Data: 14/08/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: VicentinoGrey

    ... -Siamo in una cucina. Che ne dici di provare? Proprio adesso? -Tu sei matto – rispose istintivamente Genny – se qualcuno entra e ci vede? Massimo sorrise con la bocca e con gli occhi, conscio che Genny si era resa conto di aver detto una sciocchezza. La cameriera ripose la macchina per pulire e si trovò dietro le spalle Massimo che le propose di bendarla e di farle assaggiare quanto c’era in cucina in quel momento. -Però nel film, lei è costretta anche a bere – spiegò il ragazzo - per non sporcare la camicia e la gonna, ti consiglio di restare in biancheria. Genny era titubante, ma anche curiosa. “Quando mai avrò ancora la possibilità di avere il più attraente della classe?”, pensò. -D’accordo. Resto in reggiseno e slip, ma tu non approfittarne! -Va bene. Tu siediti su quella sedia. Io prendo un tovagliolo e ne faccio una benda. Genny si spogliò, rimase con l’intimo color vinaccia, si sedette e fu subito bendata dal compagno di classe. La prima cosa che le mise in bocca fu una ciliegia. Fece seguito una fetta di limone, che fece scoppiare una risata in Massimo, quando vide la faccia disgustata di Genny, mentre succhiava la polpa. Quando però il ragazzo le mise sotto il naso un cucchiaino di gorgonzola, Genny lo annusò e lo spinse via con le mani. -Questo no! Mi fa vomitare! -Il gioco non funziona così. Alzati: ti lego allo scaffale, così non puoi rovinarmi il gioco – protestò il ragazzo. La sua fantasia si stava realizzando. Accettò la variante e si trovò con la schiena ...
    ... appoggiata al grembiule di cui Massimo stava usando le bretelle per legare i polsi della ragazza al ripiano più alto del mobile. Quando fu completamente immobilizzata, sentì il suo cuore battere forte nel petto e le sue vibrazioni arrivavano fino alla gola. Riprese poi con gli assaggi. Fragola, miele, lattuga, carota, nutella, salmone, pecorino finirono in bocca alla ragazza. Massimo ebbe il buon gusto di intervallare i bocconi facendole bere acqua, latte, tè, birra. Genny era inebetita per quello che stava vivendo. Privata della vista, il suo contatto con il mondo esterno era limitato al solo gusto e all’udito. Massimo la stava stimolando con i sapori più strani ed era stato preveggente quando le suggerì di togliersi la camicia e la gonna. Bevendo, si era versata addosso acqua e tè. Essere bloccata la rendeva allo stesso tempo ansiosa, per non poter difendersi da possibili violenze di Massimo, e rilassata, per non dover fare i conti con la coscienza per quello che stava subendo. Ora sentì che Massimo le forzava la bocca con un grissino e dovette masticare velocemente per non dover staccare pezzi più grossi, che poi avrebbero impedito di insalivare bene il bolo. Fu molto felice quando dovette prendere l’ultimo pezzo dalle labbra del ragazzo che si erano appoggiate alle sue e quel contatto così personale la fece sciogliere. Udì poi l’inconfondibile rumore della panna spray, ma non capì dove Massimo l’avesse spruzzata. Assaporò il gusto soffice e morbido e dolce e infantile della ...
«1234...»