1. Pub ichnusa


    Data: 14/08/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: VicentinoGrey

    ... mobile. Altri rumori irriconoscibili precedettero i passi che il ragazzo stava compiendo nella sua direzione. Poi più nulla. Udì il respiro affannoso di Massimo e Genny intuì che era eccitato. Molto eccitato. Aveva in mente qualcosa di molto particolare. Attese, con il cuore che le martellava in gola e nelle tempie. Poi accadde. Una sostanza morbida e freddissima avvolse completamente e contemporaneamente i due seni. Genny gridò e il suo sesso si bagnò come se un’invisibile lingua le avesse solleticato il clitoride. Il gridò si mutò in una serie di gemiti e la ragazza cominciò a capire cosa le aveva fatto il compagno. -Oddio, Massimo. Mi stai premendo le tette con due coppe di gelato? -Sì. E le terrò lì per qualche secondo ancora. -Mi stai facendo morire. Mi troverò una prima misura in mezzo minuto. Toglimi quella roba! -Stai tranquilla. Le tue tette da coppa di champagne rimarranno tali. Piuttosto…mi devo preoccupare di pulirti. Ho usato gelato alla vaniglia invece che al cioccolato, ma non posso farti indossare la camicia senza lavarti! -Lo credo proprio. Adesso basta però. Liberami, il freddo mi sta stimolando la pipì. L’assenza della vista acuì i sensi rimasti e anche la mente. Il suo cervello elaborò meglio la voce con cui Massimo si propose di pulirla e colse un pizzico di falso dispiacere nel dover provvedere a questa incombenza. -Cosa pensi di usare per lavarmi? – gli chiese, con una lieve preoccupazione. Il ragazzo non rispose. Tolse però le coppe di gelato dai ...
    ... suoi seni e Genny udì il suono del vetro appoggiato su un ripiano metallico. Poi spalancò la bocca per la sorpresa. Le labbra di Massimo avvolsero il capezzolo destro, succhiarono il gelato e poi si spostarono sul bocciolo sinistro. Genny ansimò spudoratamente: quella situazione era sconvolgente. Sentì poi la lingua scivolare attorno al seno e aspirare il gelato sciolto. Il contatto del muscolo caldo sulla pelle ghiacciata la fece quasi godere per il repentino cambio di stimoli che le scintillarono nella testa, come tanti fuochi artificiali. Non disse assolutamente nulla quando un dito di Massimo superò l’elastico degli slip e si inoltrò lentamente verso il basso. Il bisogno di godere era superiore a qualsiasi pudore e Genny aiutò il suo voluttuoso amante spingendo in su il proprio pube. Il polpastrello del giovane premette il clitoride e la ragazza gettò indietro la testa, rischiando di sbattere la nuca su un ripiano. Quando il dito raggiunse le sue labbra roride di umori e si intrufolò nella vagina, Genny spinse il viso in avanti e godette, scossa da un orgasmo inarrestabile, profondo, devastante, diffuso su ogni muscolo del suo corpo sovraeccitato. Massimo si divertì a muovere lentamente il dito e a bearsi della vista del bacino di Genny squassato dalle contrazioni post orgasmiche. -Basta. Ti prego: basta! Rischio un infarto – ansimò Genny. Massimo la accontentò e la sciolse. La cameriera dovette sedersi su uno sgabello, con le gambe tremanti. Il suo pensiero andò all’amica ...
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