Non È mai troppo tardi 2
Data: 14/08/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Mirosa
... suo sperma e dei suoi umori.
Si alza e ancora gocciolante, lo trascina in letto, dove si asciuga con i lembi del lenzuolo
«Insegnami a succhiartelo come più ti piace.» Dice Jenni con voce roca.
«Basta che non mi fai sentire i denti.» Le suggerisce lui, allungato sulla schiena, con le dita intrecciate dietro la nuca, per vederla all’opera.
Glielo tiene fra le mani con delicatezza, lo studia, bacia il glande paonazzo e gli spinge la punta della lingua nel taglietto, poi gli porta la pelle fino sul fondo dell’asta, facendogli piegare leggermente la cappella sguainata in avanti.
«Adesso stringilo fra le labbra e vai su e giù, facendotelo scorrere sulla lingua.» Jenni ubbidisce, provando l’enorme piacere di soddisfare un uomo.
«Mettimela sulla bocca, meravigliosa signora Eugenia, così lo facciamo assieme.» Le sorride contenta, per il modo simpatico in cui l’ha chiamata, e non ha bisogno di suggerimenti, gli scavalca il viso con agilità e gli pone la vagina già zuppa, ma con meraviglia s’accorge, che lui le spinge le natiche un pochino in avanti, gli separa i glutei e va a leccarle il buchetto, fino a pochi minuti prima mai profanato. Intuisce che anche l’ano può essere fonte di delizia e va a sollecitargli il suo, sentendo sulla lingua il gusto pungente del sudore. Contemporaneamente sente il calore del cazzo, sul collo e sull’orecchio; istintivamente lo avvolge nei suoi morbidi capelli e lo masturba dolcemente in quel modo:
«Mamma mia Jenni, tu sei magica, ...
... mai ho provato una simile sensazione.» Lei gongola per quel complimento che le fa capire che è eroticamente valida.
Ora le lecca la fica e lei continua il massaggio con i suoi crini di seta; ormai è padrona del suo corpo, aspetta d’avvertire l’imminenza dell’orgasmo e quando lo sente ruscellare dalla nuca, giù per la spina dorsale, ed elettrizzandole il solco e l’ano deflagrarle nella fica, gli imbocca il cazzo e lo succhia, intanto che lui gli viene incontro col bacino. L’eiaculazione di Gianni, proprio mentre il godimento di lei tocca l’acme, è violenta e copiosa, Jenni non riesce a trattenerla in bocca ed allora gli cola fuori scivolandogli sui testicoli, per incanalarsi lungo il solco; è nell’attimo che ha l’ultimo sussulto di piacere, che pensa che poi andrà a raccoglierla con la lingua. Lui le schiocca un bacio sul buchino grinzoso, come segnale, lei allora va a raccattare la sborra con la lingua come si era ripromessa.
«Sa di buono.» Dice. S’alza, si mette la vestaglia e le pantofole e va in cucina a mettere al fuoco l’acqua per la pasta, mentre lui scalzo e nudo, va in bagno per farsi la doccia.
Pranzano nudi, Jenni non vede l’ora di ritornare a letto per dare corpo a una fantasia che gli è balenata in testa, lui capisce che a quella donna, così semplice e riservata, le si è all’improvviso scatenata la libido e quel pensiero gli procura un’erezione immediata, allora s’alza dalla sedia e l’ostenta con orgoglio. Jenni a quella vista si sente bagnata; non hanno ...