1. Il segnale


    Data: 14/08/2019, Categorie: Incesti Autore: rococo

    ... grado di rimettermi a dormire. Avevo un pacco fra le gambe gonfio all�inverosimile. Se non volevo scoppiare, dovevo assolutamente spararmi una sega.Iniziai a tirarmelo e, inevitabilmente, mi ripassò dinanzi agli occhi tutte l�incredibile scena cui avevo assistito poco prima, anche se, naturalmente, qui il protagonista ero io. Sapevo che si trattava di una cosa contro natura, ma la voglia era irresistibile e quando sborrai mi sembrò davvero di riempire la figa di mia madre.Finalmente presi sonno. Ma fu un sonno agitato, perché sognai che mi stavo scopando mia madre, nei modi più perversi, e che la facevo impazzire dal piacere.Inutile dire che al mattino ero distrutto. Tanto che, quando mia madre venne a svegliarmi, finsi di continuare a dormire e mi alzai alle 10 passate. Per tutto il giorno non feci altro che girare intorno a mia madre, cercando continuamente un contatto, anche solo occasionale, con il suo corpo. Ogni suo movimento mi faceva salire la pressione, ogni centimetro di corpo che mi riusciva di sbirciare accresceva il mio tormento.Venne finalmente sera e mi misi a controllare i suoi movimenti. Verso le 10 la vidi andare sul balcone a sistemare la sua lingerie. Che porca! Se lo voleva fare di nuovo. Era chiaro che era lei ad avere calori irrefrenabili, non potevano certo essere le arti amatorie di quel cretinetto a scompigliarle gli ormoni.Poco dopo mia madre mi disse che aveva sonno e che se ne sarebbe andata a letto. Le risposi che mi sarei fermato ancora una ...
    ... mezz�oretta a vedere la fine del film, poi sarei andato a letto anch'io.Quando lei si chiuse in camera mi alzai e mi precipitai sul balcone a guardare quegli indumenti appesi. La cosa mi prudeva, chissà cosa avrei dato per essere al posto di quel fortunato coglione. Di colpo mi tornarono in mente le ultime parole che avevo ascoltato la notte precedente: avrebbe tenuto la luce spenta, la camera sarebbe rimasta nel buio.Con uno scatto fulmineo raccolsi quegli indumenti e li nascosi in camera mia. Rimasi disteso sul letto a tormentarmi a lungo, sino a quando mi accorsi che erano quasi le 2, l'ora in cui la notte precedente avevo sentito i rumori in camera di mia madre.Come in trance mi alzai e, senza fare rumore, mi diressi alla porta del balcone della cucina. Uscii senza fare rumore e mi portai alla finestra della camera di mia madre.Fuori era tutto buio, toccai i vetri appena accostati che si mossero, aprii ed entrai, con il cuore in gola. Sentii mia madre che mi diceva di fare in silenzio, perché suo figlio poteva svegliarsi. Mi veniva da ridere, ma la tensione e l'eccitazione che avevo in corpo mi tenevano concentratissimo su quello che dovevo fare. Stetti attento a non incespicare nel buio pesto della camera di mia madre.Mi spogliai e mi infilai sotto le lenzuola e feci per avvicinarmi a lei. Non ce ne fu bisogno, mi saltò letteralmente addosso. Era tutto un fuoco. Iniziò a baciarmi ed accarezzarmi. Sentire quella lingua in bocca mi faceva venire i brividi. Stringendosi a me ...