1. Il segnale


    Data: 14/08/2019, Categorie: Incesti Autore: rococo

    ... aderì con tutto il corpo al mio; sentii il calore inebriante della sua nudità, il suo seno con i capezzoli già duri che mi premeva contro il petto, la sua peluria che punzecchiava il mio cazzo.Iniziai a baciarla e leccarla tutta, le orecchie, il collo, i seni, poi, scendendo giù, quella caverna umida dalla quale ero uscito 20 anni prima. Credo che leccare la figa della propria madre sia tra le sensazioni più travolgenti.Mi impegnai come un ossesso sino a quando non la feci venire. Lei si dimenava tutta trattenendo i gemiti. Poi si accovacciò fra le mie gambe e iniziò a dare dei colpi di lingua al mio povero glande che era in fiamme. Era il primo e forse resterà il miglior pompino della mia vita. Mi fece un lavoro con i fiocchi, tanto che non resistei molto ed eiaculai in modo mostruoso, stringendo i denti per non gridare dalla goduria. Ingoiò tutto, fino all'ultima goccia, ripulendomi tutto.Ma, senza rendermene conto, ritornai rapidamente in tiro.Mi spostai dietro di lei e la spinsi a mettersi alla pecorina; entrai piano piano in lei facendola fremere nella lentezza della penetrazione. Quando lo ebbi immerso tutto nella fregna sbrodolante, mi fermai per un paio di secondi e subito dopo iniziai a pompare, variando di continuo ritmo. La tenevo per i fianchi ed ogni tanto mi allungavo per afferrarla dai capezzoli, torturandoglieli.Mentre la pistonavo da dietro fui attratto dal suo buco posteriore e cominciai a giocarci intorno con un dito. Dal dimenarsi delle chiappe capii che ...
    ... non la cosa non le dispiaceva. Perciò le infilai piano piano il dito medio lubrificando il canale con gli stessi umori che colavano dalla figa. Quando mi sembrò che fosse abbastanza lubrificata, tirai il cazzo fuori dalla fregna e puntai il glande all'ingresso del buco, iniziando a spingere. Si lamentò appena, ma non oppose un granché di resistenza. Pensai subito che chissà quante altre volte lo aveva preso anche lì.Grazie al fatto che ero già venuto nella sua bocca, la mia resistenza era aumentata e la cavalcai per un bel pezzo. Ma, quando iniziai a velocizzare gli affondi per portare a termine la scopata, lei mi fermò, si girò e si stese supina sul letto a gambe aperte facendomi entrare di nuovo nella sua fica. Mi avvinghiò con le gambe come a bloccarmi dentro di lei ed io, in preda alla goduria più sfrenata, esplosi in quella figona tutta una serie di abbondanti schizzi di sborra.Quando mi fermai esausto, sentii che mi sussurrava qualcosa nell�orecchio, ma percepii distintamente solo una parola: "spirale".Dopo aver ripreso fiato mi rivestii ed andai via, ritornando silenziosamente in camera mia. Quella notte dormii stupendamente, mi sentivo padrone del mondo.La mattina dopo fummo svegliati dalla telefonata di mio padre. Sentii mia madre fare la sdolcinata col marito, pensai tra me e me che le donne sono troie di natura, e non potei fare a meno di ridermela.Facemmo insieme colazione nella massima normalità; subito dopo vidi che mia madre andava sul balcone a raccogliere la ...