1. Come vincere alla lotteria...


    Data: 16/08/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: sconosciuto1966

    ... lui mi resi conto che aveva davvero un uccello grosso e tozzo con una capellona rotonda e appuntita, subito mi vergognai, perché mi resi conto che io avevo un pisellino veramente ridicolo rispetto al suo!
    
    Lui non fece nessun commento, apri l’acqua e la regolo come meglio fosse per lui senza chiedermi nessun parere.
    
    Si bagnò tutto per bene senza preamboli ne darmi attenzioni, io rimasi immobile aspettando un cenno o un qualcosa che mi facesse capire che potevo anch’io bagnarmi ed insaponarmi.
    
    Ad un tratto lui si scostò e comincio a insaponarsi lontano dal getto della doccia, così ne approfittai per bagnarmi.
    
    -Bene, bene, vedo con piacere che non ti fai problemi
    
    Rimasi zitto, poi anche io mi misi da parte per insaponarmi. Ad un certo punto lui comincio ad insaponarsi con insistenza il suo cazzo, ed io come ipnotizzato non riuscivo a staccare gli occhi dal suo cazzone, che cominciava a diventargli pastoso. Così per non far sì che si accorgesse, cercai di concentrarmi sull’insaponarmi per bene.
    
    -Certo che hai un pisellino davvero, beh, più che altro è un pistolino, ma ti diventa duro?
    
    -Rimasi in silenzio
    
    E diventai rosso dall’imbarazzo.
    
    -Non devi mica vergognarti sai. Perché pensi che io ti abbia voluto qui vicino alla mia camera?
    
    Non capii cosa volesse dire, dove voleva andare a parere, cosi me ne stetti zitto.
    
    -Dai, su, mica sei ritardato!
    
    -Come scusi? Non capisco, cosa intende!
    
    Mi accorsi che mi ero talmente insaponato che parecchia ...
    ... schiuma stava colando a terra.
    
    -Non vorrai finire la saponetta, guarda che va bene lavarsi in modo accurato, ma non devi esagerare!
    
    Una seconda vampata di colore mi travolse la faccia e diventai di nuovo rosso come un peperone.
    
    -Dai sciacquati va
    
    Allora mi misi sotto il getto d’acqua e così pure lui, che a furia di insaponarsi il cazzo gli era diventato quasi duro, ma io feci finta di nulla.
    
    Mi voltai dandogli la schiena per non incrociare il suo sguardo. Mi sentivo troppo in imbarazzo.
    
    Non feci in tempo a girarmi che sentii la sua mano sulla mia spalla. Mi pietrificai, non sapevo che fare, non osavo reagire, ero paralizzato!
    
    -Penso proprio che tu sia quello giusto!
    
    Non fece in tempo a finire la frase che l’acqua smise di cadere e tra le mie natiche sentii il suo cosone caldo e ormai in tiro.
    
    Ero completamente bloccato, come paralizzato. Non osavo ne dire ne fare nulla.
    
    -Vedrai, anzi, sentirai che meraviglia!
    
    A questo punto il suo braccio destro mi avvinghiò a se e con la mano sinistra mi toccò il mio cazzino.
    
    -Mamma mia e tu pensi davvero che se madre natura voleva farti uomo ti avesse dotato un cosino così ridicolo?
    
    Io zitto, ero scioccato e pietrificato.
    
    -Rilassati, tranquillo, mica devi vergognarti, sai, tu pensi che io non mi sono accorto che tu sei una bella chechina? Che sei un bel frocetto! Magari tu non ne sei ancora così sicuro e sei un po' confuso, vero, ma vedrai che con il passare del tempo ti renderai conto di essere un ...
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