I silenzi di Luca
Data: 17/08/2019,
Categorie:
Incesti
Autore: Edipo
Ho appena fatto l'amore con lui, per l'ennesima volta. E' arrivato presto, si è divertito come al solito, il mio corpo di quarantenne appesantita riesce ancora a dare piacere. Io, invece, sempre più raramente provo piacere. Quelle poche volte che l'ho fatto con Luca, allora sì che ho saputo cosa è veramente per una donna avere un orgasmo, uno vero. Dove sei, Luca? Riaverti solo una volta, una sola. Quell'estate avevo ventinove anni ed ero appetitosa. Non mi viene un altro aggettivo per descrivermi. Non ero bella, non lo ero mai stata veramente, ma che fossi appetitosa non lo si poteva negare. I capelli biondi erano belli, come gli occhi nocciola; il naso era un pò a patata, la bocca carnosa. Qualche chilo di troppo lo avevo già, era fuori discussione, ma il petto abbondante, le curve invitanti, le gambe che non sfiguravano con la minigonna, sembravano dirmi: noi ci siamo, facciamo la nostra parte, vedi tu di fare la tua. Negli ultimi cinque anni avevo lavorato duramente, dopo la morte di mio padre avevo preso in mano la sua piccola azienda ormai quasi al fallimento e l'avevo salvata. Ero stata fidanzata per sette anni con Tonio Colnati, detto il Lord perchè si diceva che un giorno a Roma avesse fatto spesa in via Condotti. Al matrimonio di Simona, la figlia del segretario comunale, e di Tommaso, figlio del farmacista, c'erano tutti e tutti allibbirono quando lo sposo invece di dire sì, come di solito si fa in questi casi, urlò un clamoroso no e indicando il suo testimone, ...
... il Lord, gli gridò: " Vi ho visti ieri, tu e questa grandissima zoccola!". La sposa svenne, i parenti vennero alle mani, l'arciprete ebbe un malore, il Lord tentò di squagliarsela ma si ritrovò la faccia graffiata dalla sua fidanzata, cioè da me. Non avevo avuto più legami perché non volevo farmi imbrigliare ma la la lunga astinenza si faceva sentire. Lo confessai a Daria, la cugina di mia madre che era venuta a fare villeggiatura nella casa che aveva ancora nel nostro paese. Daria era una quarantacinquenne ancora bella, con cui avevo sempre avuto grande confidenza. Era divorziata e senza un uomo. Aveva due figli, due bellissimi ragazzi: Luca, il primo, aveva ventidue anni, Marco ne aveva diciotto. Luca era introverso e quell'estate lo vedevo quasi cupo; Marco era allegro e solare, pieno di vita, le ragazze impazzivano per lui, tutte stravedevano per lui fin da quando era bambino e portava i capelli lunghissimi, così che molti lo scambiavano per una bambina. Quando aveva otto anni lo vidi nudo mentre la madre gli faceva il bagno e quando uscì dalla vasca mi accorsi che la mia presenza gli aveva fatto un certo effetto e dissi ridendo:"Oh Marco, vorrei vederti fra dieci anni!" Daria non mi sembrò divertita dalla mia battuta e ricoprì il figlio. Quel giorno le confessai che la castità mi pesava. "A te no?" le chiesi. Rise. "Non preoccuparti per me, c'è chi ci pensa". "Hai un uomo?" "Forse. Ma parliamo di te. Perché non ti occupi un pò di Luca?" "Luca? Dici sul serio?" "Sono ...