I silenzi di Luca
Data: 17/08/2019,
Categorie:
Incesti
Autore: Edipo
... volevo. Lo feci arrivare rapidamente una prima volta masturbandolo con dolcezza, poi dopo esserci riposati un pò ripresi ad eccitarlo e stavolta riuscii a farlo durare un tempo interminabile finchè, esausti, non arrivammo insieme. Lo baciai a lungo e tornai a compiere il gesto che mi piaceva molto: accarezzargli il petto. "Ti è piaciuto di più adesso o stanotte?" "Forse adesso". "Vuoi farlo sempre?" "Sempre? Vuol dire che tu mi vuoi bene?" "Tu mi vuoi bene, tu?". "Sì, da tanto tempo". "Ma no, pensavi di fare queste cose con me? E che facevi, pensando a me?" Non rispose e quel pudore, nonostante l'intimità che era nata fra noi, mi garbava. "Non voglio soffrire" disse inaspettatamente. "Non mi pare di averti fatto soffrire in questi due giorni" risposi. Che cosa volevo fare con lui? Non saprei rispondere. Mi divertivo, era un perfetto toys-boy come si direbbe oggi, ma davvero pensavo che potesse diventare una cosa seria? Io e un ragazzino di sette anni più piccolo, ancora studente, mio lontano cugino? Il pomeriggio del giorno dopo lo trovai ad aspettarmi sotto casa, mia madre era ancora assente. Lo squadrai ironica. "Stai prendendo coraggio, eh? Ci hai preso gusto? E se io non volessi, oggi?" Riuscì a spiazzarmi. "Ero venuto per parlare un pò". Aveva la solita aria malinconica ma mi accorsi che era più nervoso del solito. "E' successo qualcosa?" "Non ce la facevo a rimanere a casa, le voci mi davano fastidio, ho la nausea, ho anche vomitato". Eravamo entrati in casa. Gli presi ...
... le mani. "Che cosa ti tormenta?" Stava per confidarsi? Penso di sì ma forse feci il gesto sbagliato, cominciai ad accarezzarlo fra le gambe e glielo alzai molto presto, mi bastava sfiorarlo per farlo eccitare. Anch'io mi eccitavo con una grande facilità, nessuno mi aveva mai fatto godere così. Ancora una volta nudi sul mio letto, quando lui stava già per rivestirsi, pensai di fargli un regalo e mi inginocchiai tra le sue cosce e sebbene non amassi particolarmente il sesso orale lo portai abilmente all'ennesimo orgasmo. "Ne vuoi ancora?" chiesi. "No, ti prego, non ce la faccio più". Si rivestì in silenzio. Mi stavo innamorando? Pensai che sarebbe stato bello averlo sempre con me, sposarlo, fregarmene di tutto e di tutti. Se glielo avessi detto sarebbe cambiato qualcosa? Me lo chiederò per tutta la vita. "Non mi dai un bacio?" gli chiesi mentre andava via. Si voltò e lo baciai a lungo, come la prima volta. Non lo vidi mai più. Luca scomparve quella sera. Lo videro dirigersi al colle di S. Andrea, sotto il quale si apriva uno strapiombo che in passato era stato teatro di diversi suicidi. Il corpo però non fu mai ritrovato e questo fece pensare che si fosse allontanato volontariamente. Sei ancora vivo, Luca? Che cosa hai fatto in questi anni, dove sei stato? O forse, come dicono alcuni esaltati, esiste un'altra dimensione in cui le persone che spariscono si ritrovano per tornare un giorno tutte insieme? So solo che una settimana dopo andai da Daria. Non ci eravamo mai ritrovate ...