1. Sabrina


    Data: 18/08/2019, Categorie: Sensazioni Etero Dominazione / BDSM Autore: MASTER84

    ... presi ilmento nella mano e la costrinsi a guardarmi.- Però ne vuoi ancora uno, non &egrave così? Vero, cagna? Vero che ti piacetalmente che ne vuoi ancora uno? Uno solo, forte, sulla pancia questa volta.Sabrina annuì debolmente, umiliata e ansimante. Le diedi una frustatasull'addome, secca e fortissima, che la fece piegare in avanti e contrarretutti i muscoli del corpo. Le afferrai la testa piegata verso il basso, e latenni giù così fino a quando un grosso rivolo di saliva cominciò a colarledalle labbra. Era densissimo, lattiginoso. Le spinsi il corpo più in avanti,in modo che le cadesse addosso.Per un minuto intero continuò a colarle saliva dalla bocca. Non solo dagliangoli; ma anche dal centro, dove talvolta la punta della sua linguaguizzava fuori passando sotto la matita.- Spingila fuori, da brava. Non vorrai mica continuare a sbavare come unacagnetta tutto il giorno, vero? Lasciala cadere tutta, così.. Bravissima,brava..La saliva formava un grosso e tremolante filo che scendeva ininterrottosulla sua pancia e le ricopriva l'ombelico. Era talmente denso che noncolava neppure. Cominciai lentamente a spalmargliela sulla pancia, tra legambe, con il palmo della mano.Quando Sabrina finì di far colare la saliva che non era più riuscita adeglutire da quando le avevo messo il morso, le legai una fune strettaintorno alla vita e la condussi fuori, nella luce del mattino.La portai con me fino al capanno degli attrezzi.- Bisogna fare legna, puttanella. Lo sai; fa freddo quassù, di ...
    ... notte.Metà del capanno era piena di legna accatastata ordinatamente. Nell'altrametà, alcuni attrezzi poco adoperati giacevano alla rinfusa o popolavanorozze mensole. Davanti a me c'era una cariola.Portai Sabrina accanto alla catasta di legno, le feci passare un troncorobusto tra i gomiti e la schiena e le dissi di mettersi in ginocchio e diaspettare. Lei annuì ubbidendo. Trovai un asse, piatto e abbastanza lungoper fare al caso mio. Lo appoggiai sopra i manici della carriola e cominciaia fissarla con una corda, legando le estremità intorno ai bracci. Quando fuisicuro di averlo legata per bene, feci una prova. Sollevai l'asse e lacarriola si alzò senza alcuna difficoltà. A quel punto cominciai a riempirela carriola di legna. Ne caricai fino a quando ce ne fu abbastanza daconsentirmi di fare un primo viaggio.Mi appoggiai a una parete del capanno e fissai Sabrina.- Vai a metterti davanti alla carriola, troietta. Ti ho forse detto dialzarti, stupida?Riappoggiò il ginocchio in terra, Sabrina; e pian piano si avvicinò allacarriola passandomi davanti.- Girati, voltati verso di me.Era bellissima e eccitante. Le andai dietro, scavalcando il braccio dellacarriola, e con una lunga corda cominciai a legare l'asse piatto alla cordache Sabrina teneva intorno alla vita. Dopo di che, tornai a mettermi difronte a lei. Avevo una maledetta voglia di pisciare.- Adesso alzati.Cautamente, lentamente, Sabrina si mise in piedi, e la carriola piena dilegna si sollevò insieme a lei.- Bravissima, ...
«1...345...9»