Sabrina
Data: 18/08/2019,
Categorie:
Sensazioni
Etero
Dominazione / BDSM
Autore: MASTER84
... puledrina. E adesso porta la legna in casa.Con un piccolo sforzo, Sabrina cominciava a camminare, portandosi dietro lasua prima soma. La guardai percorrere alcuni metri. Perfetto. La cariola nonoscillava minimamente.Camminavo davanti a lei, perché potesse vedere il mio sorriso soddisfatto, eper vederla mentre si umiliava così di fronte a me.- Ti piace sentirti una puledra, vero Sabri? Sabrina la puledrina, non suonaneanche male. Ti piace?Annuì, continuando a trascinare su quella carriola piena la mia legna e lasua umiliazione.Quando fu giunta a metà strada mi fermai e cominciai a pisciare in mezzo alprato, proprio nel punto in cui doveva passare di lì a poco. Sabrinacominciò ad allungare la strada per evitare di attraversare il mio getto, maio mi spostai verso di lei continuando a pisciare molto forte e lontano.Fu costretta a fermarsi.- Cammina. Avanti, le dissi. Una puledra come te non si ferma per questecose. Forza. Continua a camminare.Sabrina guardò quella fontana che zampillava davanti alle sue gambe, altanella luce del mattino, e trascinandosi dietro la carriola carica di legnacominciò a passarci in mezzo.Il mio getto le arrivava all'altezza delle cosce, ed era ancora vitale. Mispostai ridendo davanti a lei e mi presi in mano il cazzo, per orientare ilgetto contro la sua pancia e la figa. Quando fu più vicina, presi lacatenella che ancora le penzolava dal collare e proseguii, guardandola, efinendo di pisciarle davanti ai piedi. La portai fino all'ingresso dellacasa, ...
... poi la feci inginocchiare e cominciai a scaricare la legna.Facemmo cinque viaggi, in quel modo. Mentre portavo la legna in casa, e lasistemavo accanto al camino, Sabrina tornava alla catasta di legna e,paziente, aspettava il mio ritorno in ginocchio. Mi piaceva da morire.Uscivo di casa e la scorgevo nel capanno, ansimante, obbediente, eccitata.Buttavo la legna dietro di lei facendo in modo che rimbombasse sulla lamierae la conducevo attraverso il prato come una vera cavalla, con due ditainfilate nell'anello del suo collare.Quando nel salone ci fu legna a sufficienza cominciai a caricarne altra, peril caminetto nella stanza superiore.Per arrivare all'ingresso secondario, Sabrina era costretta fare il giroquasi completo della casa, percorrendo tutto il prato e risalendo per ilsentiero di ghiaia. La portai con me, incitandola, vedendola affondare ipiedi nudi nella ghiaia e trascinare dietro sé la carriola a pieno carico.Quando finimmo di fare legna anche per la seconda stanza, Sabrina eraesausta. Ansimava, e un velo madido le copriva la fronte e le spalle.- Bravissima, puledrina. Sei stata bravissima.La feci camminare per un po' sul prato davanti a casa, perché il sole leasciugasse il sudore. La portavo con me tenendola per il collare, e lafacevo girare in tondo come si fa con le puledre che si vogliano renderedocili per la monta, facendo in modo che lei e la carriola vuota che ancoraportava con sé descrivessero degli ampi cerchi nell'erba bassa. Sabrinaassecondava i miei gesti e ...