La natura incontaminata - Racconti Erotici

La natura incontaminata

... porno.

Mi resi conto che lo stavo guardando con la stessa attenzione che avrei dedicato ad una donna, e la cosa mi disturbò, così mi allontanai prima che potesse notarmi.

Tornai alla bici, presi lo zaino e mi avviai nuovamente verso il ruscello, molto lentamente per dargli il tempo di rivestirsi, ma appena arrivai quasi all'altezza della sua tenda lo vidi che mi veniva incontro, aveva addosso solamente l'asciugamano che aveva usato per il viso, legato attorno alla vita.

"Salve " mi salutava da lontano agitando la mano.

"Salve" risposi salutandolo.

Mi venne incontro sorridendomi molto cordialmente:

"Pensavo che nessun'altro conoscesse questo posto, quindi scusami per l'abbigliamento "

E allungò la mano per stringermela, risposi alla stretta di mano e dissi:

"Anch'io l'ho sempre pensato, e comunque non c'è motivo di scusarsi in posti come questo penso che ognuno si senta quasi invitato a fare ciò che vuole"

Da vicino capii ancora meglio perché lo avevo scambiato per una donna, il suo corpo tranne che per il seno era del tutto femminile, le gambe perfettamente depilate affusolate come quelle di una donna, in viso lineamenti del tutto femminile e quando sorrideva la cosa si accentuava ancora di più, perché le sue labbra erano così perfette da sembrare truccate.

Dopo un paio di domande per presentarci gli dissi:

"Scusa ma devo cercare un posto dove accamparmi prima che faccia buio, eventualmente se ti va chiacchieriamo dopo"

Ma appena provai ...

... a muovermi mi fermo':

"Qui nella radura c'è posto anche per la tua tenda se vuoi, a me non dai fastidio "

Ero indeciso mi sembrava di essere invadente.

"Non vorrei essere...."

Non arrivai a finire la frase che mi interruppe dicendo.

"Dai così ci conosciamo meglio"

Accettai e mi diedi da fare con la tenda, mentre la montavo notai che si era tolto l'asciugamano restando nudo , feci finta di non guardare ma i realtà lo stavo osservando, anche i suoi movimenti erano femminili, non in maniera forzata come succede con alcuni gay che forzano l'atteggiamento, ma in maniera naturale come fa una donna nella normalità.

Cominciai a pensare che effettivamente poteva essere gay la cosa non mi dava fastidio ma mi metteva un po' a disagio.

Completai il montaggio e mi offrii volontario per raccogliere la legna:

"Se per te va bene io raccolgo qualche ceppo per il fuoco così poi mi do una lavata, dato che puzzo come una capra"

"Ok" e sorrise

Raccolsi in fretta una decina di ceppi abbastanza grossi, poi qualcuno più piccolo per accendere il fuoco e li disposi tra le due tende pronti per essere utilizzati, e mi rivolsi a Miki (così si chiama il mio nuovo amico):

"Vado al ruscello a lavarmi, porto con me queste" tenevo in mano due birre che portavo sempre con me quando venivo al lago "e le immergo nel ruscello così le raffreddiamo prima di scolarcele"

"Sei sempre così ben organizzato?"

"Se non fosse stato per il peso ne avrei portato una cassa"

Miki ...