1. Il venditore ambulante 3 -a dovere- xiv


    Data: 22/08/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Soundserio

    ... Gabriele eccoti, perdonaci siamo ancora qui, abbiamo fatto tardi”- e quando l’uomo in giacca e cravatta si voltò ebbi quasi una sincope –“Lui è Marco, l’acquirente o meglio, rappresenta l’agenzia che vuole acquistare l’immobile”- . I nostri occhi si riempirono di terrore, ci presentammo come se nulla fosse, cercando di mantenere il controllo e come se non ci fossimo mai visti prima ci stringemmo la mano in segno di presentazione –“Ho quasi finito il giro Gabriele, manca solo la tua stanza”- , -“Prego”- dissi invitandoli ad entrare. Mentre Domenica parlava e parlava, mi rinchiusi in bagno per bagnarmi il viso -“Cazzo Cazzo Cazzo”- ripetei senza farmi sentire. Tirai cinque o sei respiri profondi e uscii in corridoio raggiungendoli nella stanza –“Bene noi abbiamo finito, grazie mille Gabrielino, scusaci per il disturbo”- disse l’anziana signora –“Si figuri, nessun disturbo”- strinsi ancora una volta la mano ai due e chiusi la porta. Dio che colpo, ho quasi rischiato un vero infarto. Non potevo ancora crederci e non potevo neppure immaginare, non mi aveva detto si trattasse di un’agenzia, pensavo un privato. Fanculo che colpo. Preso da una strana agitazione scrissi a Edoardo –“Eilà bello, per che ora arrivi?”- volevo assicurarmi che i due non si incontrassero in strada –“Alle diciannove sono da te”- , -“Perfetto, a dopo”-. Sintonizzai un canale radio a massimo volume e mi infilai in doccia, oramai era impossibile dormire, avevo ancora l’adrenalina che circolava nel sangue. ...
    ... Attesi l’arrivo di Edo in fibrillazione e alle diciannove precise sentii bussare alla porta –“Ciao bello”- salutò baciandomi a stampo –“Ciao a te”-. Andammo in cucina e sistemò al solito posto la valigia –“Allora come stai?”- domandò abbracciandomi di spalle –“Tutto bene, e te?- , -“Stanco dal lavoro”- , -“Cosa posso offrirti?”- , -“Qualcosa di fresco, fa un caldo oggi”- disse allargando il nodo alla cravatta –“Si, un’afa terribile”-. Ci accomodammo sul divano e iniziammo a bere –“Allora com’è andata con il prof.?”- , -“Tutto bene, fortunatamente abbiamo finito mezzora prima, ero a pezzi”- , -“E hai fatto una doccia da poco vero? Sento il profumo”- sorrise accarezzando un ciuffo di capelli. Ancora scosso dall’incontro avvenuto qualche ora prima mi alzai fingendo di sistemare la cucina –“Gabri sicuro che vada tutto bene?”- domandò. Edoardo mi conosceva troppo bene, era difficile nascondergli le cose. –“Si tutto ok, solo un po’ stanco come ti dicevo”- , -“Vieni qui”- poggiò il bicchiere al tavolo e mi porto a sé abbracciandomi. Quella stretta mi fece distrarre dai pensieri e qualcosa nelle gambe cominciò a gonfiarsi –“Se vuoi chiamo un B&B”- disse –“Non voglio disturbarti se sei stanco e hai bisogno di stare solo.”- alzai subito l’occhio guardandolo –“Ma scherzi? È una settimana che attendo questo momento”- e lo baciai sulle labbra. Tra noi scoppiò la passione, il bacio divenne infinito facendo avvinghiare i corpi l’uno sull’altro –“Mi sei mancato”- sussurrò al mio orecchio –“Anche ...